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- GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2012

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2012

foto_nickdanziger_oim2009.jpgGinevra, 8 marzo 2012 - Sempre più donne si uniscono al numero dei migranti nel mondo che partono per mantenere le proprie famiglie e migliorare la propria condizione economica. Come migranti devono affrontare grandi sfide. Per questo, OIM dedica quest'anno la Festa della Donna alle donne che vivono in contesti rurali. Le donne sono per definizione tra le categorie di migranti più vulnerabili e necessitano perciò di una maggiore protezione.

 
GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA 2012
 
L’OIM: GARANTIRE UNA MIGRAZIONE PIU’ SICURA ALLE DONNE CHE VIVONO IN CONTESTI RURALI
 

Ginevra, 8 marzo 2012 - Sempre più donne si uniscono al numero dei migranti nel mondo che partono per mantenere le proprie famiglie e migliorare la propria condizione economica. Come migranti devono affrontare grandi sfide. Per questo la Festa della Donna è dedicata quest’anno alle donne che vivono in contesti rurali. 

foto_nickdanziger_oim2009.jpgNonostante l’uguaglianza tra i sessi e una maggiore centralità del ruolo della donna siano temi che acquistano sempre più importanza, le donne che vivono in contesti rurali e che rappresentano circa un quarto della popolazione mondiale sono ancora molto svantaggiate: dai salari più bassi alla mancanza di educazione, le donne hanno molta meno influenza politica e sociale degli uomini, sia nel contesto rurale sia in quello urbano.

Le donne sono per definizione tra le categorie di migranti più vulnerabili e necessitano perciò di una maggiore protezione da parte di quegli stati che credono che una migrazione umana e ordinata porti benefici alla società e agli stessi migranti.

L’OIM invita quindi la comunità internazionale a: 

•Promuovere una migrazione sicura per le donne che vivono in aree rurali, prevenire la tratta di esseri umani e fornire informazioni sicure sulla migrazione, sui documenti d’identità e di viaggio e su altri servizi relativi alla migrazione. 

•Promuovere una migliore regolamentazione della migrazione delle donne che lavorano come badanti e assistenti domestiche, e promuovere al contempo lo sviluppo di meccanismi di protezione in grado di garantire condizioni di lavoro adeguate nei paesi di destinazione.

•Promuovere un orientamento pre-partenza che tenga conto delle differenze di genere, anche per quanti migrano all’estero per ricongiungersi con il futuro sposo.

•Promuovere un’assistenza umanitaria che tenga conto delle differenze di genere per le donne che vivono in contesti rurali, in particolar modo nel caso di situazioni d’emergenza quali i disastri naturali. Promuovere la massima partecipazione delle donne nella decisione comunitaria delle strategie di adattamento ai cambiamenti climatici e al degrado ambientale.

•Promuovere il pieno rispetto dei diritti umani per le donne e l’effettivo accesso alla giustizia e al risarcimento in caso di violenza di genere o sfruttamento, fornire assistenza alle vittime di violenze e abusi, anche con opzioni di ritorno e reintegrazione.

•Promuovere servizi sociali e sanitari accessibili per prezzo e modalità ai migranti che si spostano per motivi di lavoro, includendo nei servizi anche quelli relativi alla salute sessuale e riproduttiva.

•Fornire supporto specifico alle donne che mantengono intere famiglie nei paesi d’origine e promuovere servizi di assistenza per le famiglie rimaste in patria.  

•Supportare lo sviluppo economico delle donne che vivono in aree rurali, anche attraverso la promozione di diverse modalità di gestione delle rimesse.

•Sviluppare la ricerca e incoraggiare la raccolta dati sulla situazione delle donne e delle ragazze che vivono in aree rurali e sui loro comportamenti migratori.

•Incoraggiare il dialogo tra paesi e potenziare la cooperazione bilaterale, regionale, interregionale e internazionale per migliorare la protezione delle donne che migrano per lavoro, promuovendo inoltre politiche migratorie internazionali che tengano conto delle differenze di genere.


 

Per informazioni:


Sylvia Lopez-Ekra, OIM Ginevra, Tel: +41 22 717 94 78, Email: sekra@iom.int

Flavio Di Giacomo Tel. +39 06  44 186 207,  fdigiacomo@iom.int

Una scheda completa su “Donne provenienti da contesti rurali e migrazione” può essere scaricata dal sito  www.iom.int