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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- OIM E UNCCD LANCIANO UN PROGETTO SU MIGRAZIONE E CAMBIAMENTI CLIMATICI
OIM E UNCCD LANCIANO UN PROGETTO SU MIGRAZIONE E CAMBIAMENTI CLIMATICI
14 marzo 2014 - OIM e UNCCD hanno firmato la scorsa settimana l’accordo di collaborazione che ha dato avvio al progetto “Promuovere una gestione sostenibile dei suoli in zone ad alta pressione migratoria dell’Africa occidentale utilizzando meccanismi di finanziamento innovativi”. L'iniziativa intende lavorare proprio sul legame tra flussi migratori e gestione sostenibile dei suoli
IL LEGAME TRA FLUSSI MIGRATORI E GESTIONE SOSTENIBILE DEI SUOLI AL CENTRO DI UN PROGETTO AVVIATO DA OIM ROMA E UNCCD
Roma 14 marzo 2013 - José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento del Mediterraneo dell’OIM, e Monique Barbut, Segretario Esecutivo dell’UNCCD (Convenzione delle Nazioni Unite per la lotta alla Desertificazione) hanno firmato la scorsa settimana l’accordo di collaborazione che ha dato avvio al progetto “Promuovere una gestione sostenibile dei suoli in zone ad alta pressione migratoria dell’Africa occidentale utilizzando meccanismi di finanziamento innovativi”.
Il progetto, finanziato dalla Cooperazione Italiana allo Sviluppo del Ministero degli Esteri italiano, intende lavorare proprio sul legame tra flussi migratori e gestione sostenibile dei suoli.
L’iniziativa - realizzata in paesi caratterizzati da un’alta pressione migratoria quali Burkina Faso, Niger e Senegal – vuol contribuire alla prevenzione del fenomeno della degradazione dei suoli (processo che porta alla perdita di fertilità dei terreni) e al recupero di suoli già degradati. Ciò sarà reso possibile utilizzando meccanismi di finanziamento innovativi in grado di realizzare quelle attività di gestione dei suoli necessarie ad assicurare una produzione agricola adeguata e a evitare che si producano fenomeni ambientali distruttivi.
Il fine è quello di dar vita a politiche di sviluppo più efficaci e di creare nuove opportunità economiche, nonché di diffondere buone pratiche di sviluppo sostenibile, di riduzione della povertà e di adattamento ai cambiamenti climatici.
“L’Africa Occidentale è particolarmente interessata dalla presenza di flussi migratori”, afferma il Direttore OIM. “La desertificazione, la degradazione dei suoli e la siccità sono tra le principali cause che spingono le persone a migrare. Si calcola che circa 300 milioni di persone vivano al di fuori della propria area di residenza: tra queste, 10 milioni lasciano il paese. La collaborazione tra OIM e UNCCD intende proprio contribuire a contrastare questo fenomeno.”
“L’OIM”, spiega Oropeza, “si occuperà nello specifico di mobilitare risorse finanziarie tramite le rimesse dei migranti. Le diaspore sono un’importante risorsa economica per lo realizzazione di progetti di sviluppo: basti pensare che nel 2013 le rimesse verso l’Africa sono aumentate del 6 per cento, raggiungendo la cifra di 64 miliardi di dollari. Tra le varie attività ci occuperemo quindi di informare le reti delle diaspore nei paesi di destinazione dei migranti – tra cui anche l’Italia – sul come poter investire in attività di gestione sostenibile dei suoli e rafforzeremo partenariati con le autorità locali dei paesi di origine e dei paesi di destinazione.”
Il progetto coinvolgerà tra l’altro autorità locali in Burkina Faso, Niger e Senegal, organizzazioni sub-regionali quali la Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentale (CEDEAO-ECOWAS), il Comitato permanente interstatale per la lotta alla siccità (CILLS), rappresentanti della comunità internazionale e organizzazioni espressione della società civile.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo (OIM Roma) + 39 06 44 186 207 - email: fdigiacomo@iom.int