Su.pr.eme. - Sud protagonista nel superamento delle emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia mira a prevenire e contrastare i fenomeni di sfruttamento lavorativo e ghettizzazione dei migranti, attraverso la promozione di interventi interistituzionali coordinati e il rafforzamento della cooperazione tra i diversi attori a livello nazionale e locale.

Il progetto si sviluppa attorno a 5 principali aree di intervento: 

  • Supporto all’attività di vigilanza: attivazione di gruppi di mediatori culturali specializzati a supporto delle attività di vigilanza dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) per aiutare a superare le barriere linguistiche e culturali tra ispettori e lavoratori migranti e consolidare la fiducia dei lavoratori nei confronti degli organi di controllo.
  • Training e formazione: Rafforzamento delle capacità degli ispettori del lavoro e degli stessi mediatori culturali attraverso una formazione reciproca mirata alla disamina della normativa in materia di immigrazione, caporalato e sfruttamento lavorativo dei migranti, nonché della complessità del fenomeno migratorio e alla costruzione di una sensibilità multiculturale.
  • Iniziative di sensibilizzazione: sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all’instaurazione del rapporto di lavoro, nonché sui meccanismi di protezione previsti dall'ordinamento giuridico italiano.
  • Engagement del settore privato: promuovere l'impegno degli attori del settore privato (a livello locale, nazionale e transnazionale) identificando le migliori pratiche e costruendo capacità a sostegno del rispetto dei diritti dei lavoratori e di meccanismi di assunzione regolari.
  • Supporto Alle Prefetture: rafforzare la capacità delle Prefetture di monitorare le condizioni socio-economiche dei migranti vulnerabili che vivono in insediamenti informali e coordinare varie iniziative sull'accoglienza e l'integrazione dei lavoratori migranti.

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Maggiori informazioni: Integrazione migranti, Facebook