Il progetto "Building evidence on innovative housing solutions for Third Country Nationals”, finanziato dall’Ambasciata Britannica di Roma, ed implementato dall'OIM, mira a facilitare l’inclusione abitativa di cittadini di Paesi terzi in Italia tramite lo sviluppo di linee guida per i comuni su come replicare o ampliare le buone pratiche esistenti.

L’analisi ha evidenziato alcuni importanti fattori di contesto che influiscono sulla progettazione, realizzazione e trasferibilità degli interventi in materia di integrazione abitativa. 

  • L’accesso ad un alloggio dignitoso risulta difficile per tutte le persone in condizioni di fragilità socio-economica. Questo è dovuto, in particolare, alla scarsa disponibilità di alloggi adeguati, tanto di edilizia residenziale pubblica quanto sul mercato privato, al difficile accesso al credito e all’instabilità lavorativa.
  • Per i cittadini stranieri, tuttavia, a queste difficoltà si sommano la generale diffidenza dei proprietari di immobili e, seppur in maniera minore, le barriere linguistiche e la scarsa familiarità con i servizi amministrativi.
  • I cittadini stranieri sono maggiormente esposti ai rischi dello sfruttamento abitativo. L’informalità del mercato immobiliare si traduce inoltre nella mancata o difficile registrazione dei contratti di locazione e, di conseguenza, contribuisce all’irregolarità anagrafica dei cittadini stranieri.
  • Il sostegno all’integrazione abitativa richiede un approccio olistico. Esso dovrebbe cioè mirare alla costruzione di percorsi di autonomia e inclusione sociale che riguardino simultaneamente anche l’accesso al mercato del lavoro, lo sviluppo delle competenze linguistiche, l’accesso ai servizi.
  • Ciascun territorio presenta caratteristiche specifiche. La progettazione e valutazione degli interventi dovrebbe sempre partire dall’analisi del contesto e dai bisogni della comunità di riferimento. Gli interventi vanno progettati anche in ragione della fase del processo migratorio che il territorio affronta (prima accoglienza, transito, permanenza e ricongiungimenti familiari, presenza radicata) e della composizione della comunità straniera presente (singoli, famiglie, lavoratori stagionali etc.).