Governance, Salute, Territorio, Accoglienza per Richiedenti asilo e Titolari di protezione

I migranti in Italia hanno diritto all’accesso gratuito alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale alle stesse condizioni dei cittadini italiani. Nonostante questo, però, barriere linguistiche e culturali possono avere un impatto significativo sull’effettivo accesso ai servizi sanitari. Inoltre, la complessità delle procedure, unita alla difficoltà nella comunicazione tra strutture d’accoglienza e strutture sanitarie, produce spesso insufficiente consapevolezza, tempestività e efficacia dei servizi sanitari, in particolare per quello che riguarda le vulnerabilità psico-sociali. Gli operatori sanitari e gli operatori dell’accoglienza spesso non hanno formazione specifica sulle tematiche interculturali e sull’identificazione delle vulnerabilità connesse al percorso migratorio. Allo stesso tempo, la mediazione culturale non è parte integrante della struttura e dell’offerta dei servizi sanitari. Il progetto è finalizzato a migliorare l’accesso all’assistenza sanitaria da parte dei richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale che vivono nel territorio dell’ASL Roma 5, con particolare riferimento alle vulnerabilità psico-sociali.

Nell’ambito del Progetto G-START, l’OIM si occupa dell’implementazione delle seguenti attività:

  • Contribuire alla realizzazione dei Meeting di Coordinamento e alla messa in atto della Comunità di Pratica, gestiti dell’ASL Roma 5
  • Realizzare corsi di formazione per operatori sanitari e operatori dei centri di accoglienza sulle vulnerabilità psico-sociali e i bisogni di salute dei migranti e sulla prevenzione dello stress e della sindrome da burn-out. Questo aumenterà la capacità dei servizi sanitari e dell’accoglienza di rispondere in maniera efficace ai bisogni di salute dei migranti.
  • Organizzare sessioni di alfabetizzazione sanitaria nei centri di accoglienza, coinvolgendo richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale per accrescere le loro conoscenze e promuovere la loro capacità di approcciarsi ai servizi e adottare comportamenti salutari. I richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale saranno successivamente coinvolti con l’obiettivo di promuovere la condivisione di informazioni corrette e di comportamenti di promozione della salute tra i migranti.

 

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