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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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18 ottobre - Giornata Europea contro la tratta
Bruxelles – Oggi, 18 ottobre, l’OIM si unisce all’Unione Europea e gli altri paesi europei e partners regionali nel celebrare l’undicesima giornata europea contro la tratta. Per quest’occasione sono stati organizzati una serie di eventi e saranno pubblicati due report sulle vittime di tratta.
La tratta di esseri umani è uno dei crimini transnazionali più seri al mondo e una delle sfide che riguardano i diritti umani più complesse del nostro tempo. Per contribuire a una migliore comprensione di questo complesso fenomeno e per favorire lo sviluppo di politiche e risposte basate sull’evidenza, l’OIM ha sviluppato uno strumento di gestione dei casi per contrastare la tratta, il Database Globale sulla Tratta di Essere Umani (IOM Global Human Trafficking Database). È il più grande database globale che contiene i dati principali sulle vittime di tratta.
Oggi l’OIM pubblica il primo Global Trafficking Trends in Focus, che analizza i dati dell’OIM sulle vittime di tratta dal 2006 al 2016. L’analisi si basa sui dati di 50,000 vittime di tratta assistite dall’OIM nell’arco di questo periodo. In media le vittime assistite dall’OIM sono trafficate per una durata di 2 anni e mezzo.
“Dobbiamo fare di più per identificare, assistere e proteggere le vittime di tratta in Europa, ma dobbiamo anche fare di più per garantire che i migranti vulnerabili che raggiungono le nostre coste siano protette dallo sfruttamento,” ha dichiarato Eugenio Ambrosi, Direttore dell’Ufficio regionale dell’OIM per l’UE, la Norvegia e la Svizzera. “Dobbiamo continuare a indignarci e non permettere la ‘normalizzazione’ dello sfruttamento dei migranti in Europa,” ha aggiunto Ambrosi.
L’OIM pubblica oggi anche la versione ufficiale inglese del rapporto: “La tratta di esseri umani attraverso la rotta del Mediterraneo Centrale: dati, storie e informazioni”, prodotto quest’anno dall’ufficio di coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM in Italia nell’ambito delle attività del team Anti-tratta presente nei punti di sbarco in Sicilia, Puglia e Calabria. Secondo i dati del rapporto, donne e minori non accompagnati di nazionalità nigeriana sono tra le persone più a rischio di essere trafficate con finalità di sfruttamento sessuale. Tra il 2014 e il 2016 il numero di donne e ragazze nigeriane arrivate via mare è aumentato del 600 percento.
L’anno scorso l’OIM ha fornito assistenza a 768 vittime di tratta in 20 paesi europei, compresi Norvegia e Svizzera. Quasi il 35 percento degli assistiti sono minori. Il traffico di minori è un fenomeno in aumento che preoccupa l’Europa, e costituisce una parte importante del lavoro dell’OIM.
Il mese scorso, l’OIM ha pubblicato insieme a UNICEF il rapporto Harrowing Journeys, che raccoglie testimonianze di circa 22,000 migranti e rifugiati, inclusi circa 11,000 minori, intervistati dall’OIM sulle rotte migratorie del Mediterraneo orientale e centrale. Il rapporto ha evidenziato il livello spaventoso di abusi dei diritti umani a cui i minori migranti e rifugiati vanno incontro nel loro percorso per raggiungere l’Europa. Il 77 percento di chi ha attraversato la rotta del Mediterraneo centrale ha riportato esperienze dirette di abuso, sfruttamento e pratiche che possono essere ritenute come tratta di essere umani.
In occasione della giornata odierna, l’OIM collabora con partner nazionali in tutta Europa per sensibilizzare sulla tematica del traffico di esseri umani e per fare luce sulle problematiche urgenti riguardo a questo fenomeno.
In Austria, l’OIM supporta un evento ospitato dalla Task Force austriaca per combattere la tratta di esseri umani. Othman Belbeisi, Capo Missione dell’OIM in Libya, farà una presentazione sul tema della tratta di esseri umani in situazioni di crisi e conflitto. All’interno dell’evento, l’OIM ospiterà anche un workshop interattivo per analizzare la linea di separazione tra tratta di esseri umani e sfruttamento. L’evento è organizzato in collaborazione con il Rappresentante Speciale e Coordinatore per combattere la tratta di esseri umani dell’OSCE e l’Istituto Viennese per il Dialogo Internazionale e la Cooperazione (VIDC).
In Svizzera, l’OIM lancerà insieme ai suoi partner la terza edizione delle “Settimane svizzere contro la tratta” (“Swiss Counter-Trafficking Weeks”), con l’organizzazione di 20 eventi di sensibilizzazione che avranno luogo in tutto il paese. Dalla settimana prossima, un bus di informazione anti tratta attraverserà la Svizzera per un anno con l’obiettivo di sensibilizzare sulla tematica della tratta di esseri umani in Svizzera, con il motto “è un problema che riguarda anche la Svizzera, non chiudere gli occhi”
L’OIM è una delle organizzazioni principali a livello mondiale contro la tratta, e lavora con i suoi partners dal 1994 in tutto il mondo per prevenire e combattere il traffico di esseri umani. Da allora, l’OIM, insieme ai partner, ha assistito decine di migliaia di persone trafficate. Nel solo 2016, l’OIM ha fornito assistenza diretta a 8,500 vittime di tratta in tutto il mondo.
Per maggiori informazioni contattare:
Irina Todorova – Ufficio Reginale dell’OIM a Bruxelles. Tel: +32 2 287 7113, Email: itodorova@iom.int
Flavio Di Giacomo – OIM Italia Tel. +39 06 44186 207/221 Email: iomromepress@iom.int