AVVIATE LE ATTIVITA' DI MONITORAGGIO DELL'OIM PRESSO LE STRUTTURE DI SECONDA ACCOGLIENZA CHE OSPITANO MIGRANTI GIUNTI DALLA LIBIA

22 settembre 2011 - Sono iniziate le attività di monitoraggio dell’OIM presso le strutture di seconda accoglienza dislocate su tutto il territorio italiano che ospitano i migranti in fuga dal conflitto libico.
Le missioni avranno l’obiettivo di garantire gli standard di assistenza previsti dal Piano Nazionale di Accoglienza Migranti, favorendo l’omogeneità di trattamento degli assistiti su tutto il territorio nazionale. 

22 settembre 2011- Sono iniziate le attività di monitoraggio dell’OIM presso le strutture di seconda accoglienza dislocate su tutto il territorio italiano che ospitano i migranti in fuga dal conflitto libico.
Le missioni avranno l’obiettivo di garantire gli standard di assistenza previsti dal Piano Nazionale di Accoglienza Migranti, favorendo l’omogeneità di trattamento degli assistiti su tutto il territorio nazionale.

E’ stato istituito a questo proposito un Gruppo di Monitoraggio e Assistenza (GMA), composto da Dipartimento della Protezione Civile, OIM, UNHCR, ANCI, Unione Province Italiane, Conferenza delle Regioni e Ministero degli Interni. Per il monitoraggio e l’assistenza dei minori non accompagnati il gruppo verrà integrato dalla partecipazione di Save The Children e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Generale dell’Immigrazione.

“La finalità dell’attività di monitoraggio”, afferma José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, “ è quella di analizzare l’organizzazione realizzata a livello regionale e le condizioni di accoglienza sul territorio. Le informazioni raccolte dal gruppo di monitoraggio saranno utilizzate per supportare i soggetti attuatori e consentire, ove necessario, il miglioramento degli standard di accoglienza previsti, con in più una speciale sezione dedicata al monitoraggio dell’assistenza ai minori non accompagnati.”

In particolare, il monitoraggio prevede l’analisi degli standard di accoglienza dei migranti nelle varie regioni italiane, dalla prima assistenza alle strutture in cui sono ospitati a medio e lungo termine.

L’attività sarà realizzata in fasi differenti: una prima analisi regionale mirata a monitorare i piani di distribuzione definiti dal piano nazionale e il modello organizzativo/operativo locale, e una seconda analisi locale delle diverse strutture d’accoglienza attraverso visite a campione o visite nelle strutture in cui sono state segnalate particolari criticità

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