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25 marzo

L’OIM RIAVVIA LE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE DI MIGRANTI DAL PORTO LIBICO DI BENGASI
personale OIM al lavoro in Egitto25 marzo 2011 L’OIM ha riavviato le operazioni di evacuazione di migranti da Bengasi verso il confine  di Sallum, in Egitto. Le operazioni erano state momentaneamente interrotte a causa dal peggioramento delle condizioni di sicurezza.
Ieri, 24 marzo, l’OIM ha evacuato 146 cittadini del Ciad e 4 bengalesi utilizzando dei bus che verso sera hanno raggiunto Sallum.

COMUNICATO STAMPA 
 

L’OIM RIAVVIA LE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE DI MIGRANTI DAL PORTO LIBICO DI BENGASI

 25 marzo 2011 - L
’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) ha riavviato le operazioni di evacuazione di migranti da Bengasi verso il confine  di Sallum, in Egitto. Le operazioni erano state momentaneamente interrotte a causa dal peggioramento delle condizioni di sicurezza.

Ieri, 24 marzo, l’OIM ha evacuato 146 cittadini del Ciad e 4 bengalesi utilizzando dei bus che verso sera hanno raggiunto Sallum. Altri 646 ciadiani saranno trasferiti verso il confine egiziano nei prossimi due giorni, mentre migranti di altre nazionalità saranno assistiti la prossima settimana.

Le operazioni di evacuazione aiuteranno i tanti migranti bloccati nell’area del porto e ospitati in una struttura di transito gestita dalla Mezzaluna Rossa libica.

Prima della sospensione degli ultimi giorni, l’OIM aveva evacuato 2.159 migranti da Bengasi: via terra verso Sallum e via mare verso Alessandria. Una volta arrivati al confine, i cittadini non egiziani sono sempre assistiti dall’OIM nel loro ritorno in patria.

Nel frattempo la situazione nella città di Dirkou, nord del Niger e poco distante dal confine libico,  rimane critica. L’OIM gestisce sul posto  - grazie a fondi allocati dal Ministero dell’Interno italiano per il suo funzionamento - un centro di transito e accoglienza. Dall’inizio della crisi almeno 12.000 migranti hanno varcato il confine tra Libia e Niger.

personale OIM al lavoro in EgittoA causa del consistente numero di arrivi, che potenzialmente potrebbe creare tensioni nell’area (Dirkou ha una popolazione di soli 4.000 abitanti), il governo nigerino sta organizzando scorte militari che possano accompagnare i convogli OIM che trasportano i migranti verso la città più meridionale di Agadez. Di lì, staff l’OIM fornisce assistenza sia ai nigerini sia ai cittadini di paesi terzi, aiutando questi ultimi a raggiungere Niamey per poi far ritorno verso i loro paesi di origine.
 
Intanto i primi migranti stanno anche varcando il confine con il Ciad, dove 2.200 cittadini ciadiani e persone di altre nazionalità sono giunte a Faya Largeau e Oum Chalouna Kalai - nel nord del paese -  a bordo di vari camion. Altri dovrebbero giungere a breve dalla città libica di Koufra.

Un team di valutazione composto da varie agenzie, tra cui l’OIM, sarà operativo al confine con il Ciad nei prossimi giorni, per verificare i bisogni e capire quali saranno i principali punti di entrata che saranno utilizzati dai migranti provenienti dalla Libia.

Un crescente numero di ciadiani è anche fuggito nei giorni scorsi in Egitto e Tunisia. Di questi, quasi 1.700 sono stati evacuati dall’OIM, dall’UNHCR e dal governo ciadiano, che ha anche organizzato voli ad hoc per far rientrare i propri cittadini. Alla luce dell’imponente presenza di ciadiani in Libia, è probabile che il numero di richieste di assistenza aumenteranno ulteriormente nelle prossime settimane.

Le attività di evacuazione dell’OIM continuano intanto in tutta la regione. Entro un paio di giorni il numero di migranti che l’OIM avrà evacuato dall’inizio della crisi da Egitto, Tunisia, Algeria, Niger e Malta -  con il supporto dell’UNHCR e di vari governi - toccherà quota 70.000
 
Ad oggi sono già 367.000 i migranti scappati dalla Libia.

Per informazioni, contattare:

Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel. +39 06 44 186 207 Email: fdigiacomo@iom.int
Jemini Pandya, IOM Geneva, Tel: + 41 22 717 9486/+ 41 79 217 3374 Email: jpandya@iom.int
Jumbe Omari Jumbe Tel: + 41 22 717 9405/+ 41 79 812 7734 Email: jjumbe@iom.int