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26 aprile 2010

Comunicato Stampa
Rosarno: 9 immigrati sfruttati ottengono protezione

 Roma 26 aprile 2009
 
COMUNICATO STAMPA

 
Rosarno: 9 immigrati sfruttati ottengono protezione
I 9 casi seguiti dall'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni
 
 

Sono 9 gli immigrati vittime degli scontri di Rosarno dello scorso gennaio che hanno collaborato con la giustizia e hanno ricevuto un permesso di soggiorno per protezione sociale.

Ne dà notizia l’OIM Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che è direttamente intervenuta per dare assistenza legale ad alcuni di loro.

“Gli immigrati, dietro un compenso irrisorio, lavoravano a Rosarno in condizioni di semischiavitù”, afferma Simona Moscarelli, Esperta Legale dell’OIM. “vittime di sfruttatori che approfittavano della loro condizione di irregolarità per violare i più elementari diritti della persona, e costretti a lavorare 14 o 15 ore al giorno per pochi euro, senza sosta e in ogni condizione meteorologica.

“A Rosarno”, continua Moscarelli, “c’era una vera e propria graduatoria dei lavori forzati: in tale contesto i sub-sahariani erano adibiti alle mansioni più faticose per via della loro struttuta fisica.”

L’OIM ha rintracciato i braccianti nel Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Bari dove erano stati portati dopo gli scontri del 7 gennaio scorso.  In seguito a una serie di interviste è stato possibile raccogliere storie ed evidenze che hanno dimostrato quanto fosse disumano il trattamento subito dagli immigrati da parte dei caporali e quali fossero gli abusi del sistema di sfruttamento di cui erano diventati vittime. I casi sono stati poi segnalati dall’Organizzazione Internazionale alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e alla Procura di Palmi.

I migranti che hanno fornito alle autorità elementi utili all’identificazione degli sfruttatori”, spiega l’Esperta Legale dell’OIM, “sono stati collocati in strutture protette della rete nazionale anti-tratta .”

“I migranti vittime di sfuttamento sono i realtà molti di più di quelli intervistati”, racconta Carmela Godeau, Vicedirettore dell’Ufficio Regionale del Mediterraneo dell’OIM. “Solo nel CIE di Bari erano infatti 43 i migranti provenienti da Rosarno e verosimilmente sottoposti allo stesso trattamento disumano e degradante, e molti di loro si trovano anche in Sicilia, nel Casertano e a Roma.”

“C’è da ricordare,” conclude Godeau.  “che lo sfruttamento era comunque perpetrato anche a danno di migranti con regolare permesso di soggiorno, che rappresentavano anzi la maggioranza dei soggetti sfruttati nell’area di Rosarno.”

L’OIM auspica che l’utilizzo del Permesso di Soggiorno per protezione sociale possa essere utilizzato in modo più esteso in tutto il territorio italiano al fino di poter assicurare la protezione necessaria a tutti migranti vittime di violenza e sfruttamento.  

Per informazioni:

OIM - Flavio Di Giacomo - Responsabile della Comunicazione
Tel.:  +39 06 44 186 207 
e-mail: fdigiacomo@iom.int