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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
Chi siamo
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- 2030 Agenda
3 ottobre - Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione
Oggi, 3 ottobre 2017, ricorre il quarto anniversario del naufragio avvenuto in prossimità di Lampedusa dove persero la vita 368 migranti. In ricordo di questa tragedia, è stata istituita,dal 2016, la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. In quest’occasione l’OIM si è unita ad altre organizzazioni internazionali e nazionali, alle autorità e alla società civile, nelle celebrazioni ufficiali legate alla giornata del 3 ottobre a Lampedusa.
Tra le varie attività, l’OIM organizza, insieme alle altre organizzazioni, alcuni training tematici per sensibilizzare più di 200 studenti di liceo provenienti da tutta Italia e Europa sui temi della migrazione, dei diritti umani, dell’accoglienza di migranti e rifugiati. In particolare il training dell’OIM affronta il tema della migrazione e delle vittime di tratta.
Dal 3 ottobre 2013 più di 13.000 persone hanno perso la vita nella rotta del Mediterraneo centrale che divide la Libia dall’Italia, rendendola la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Dopo un’iniziale movimento di solidarietà in seguito alle prime tragedie avvenute nel Mediterraneo, negli ultimi tempi l’opinione pubblica e il dibattito mediatico si sono purtroppo progressivamente allontanati dall’idea che salvare vite umane nel Mediterraneo sia la priorità assoluta. Nonostante la diminuzione dei flussi e il calo degli arrivi negli ultimi mesi, il fenomeno degli arrivi via mare continua a costituire un’emergenza in termini umanitari che non può essere ignorata. Solo nel 2017 infatti, lungo la rotta del Mediterraneo centrale sono morte più di 2400 persone.