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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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7 ottobre
RITORNI VOLONTARI E ASSISTITI: IN AUMENTO LE RICHIESTE DI MIGRANTI CHE DESIDERANO FAR RIENTRO NEI PAESI DI ORIGINE
7 ottobre - Sono oltre 240 i migranti vulnerabili, originari di 36 diversi Paesi - tra cui Equador, Ghana, Iraq, Marocco, Nigeria - che dall’inizio di luglio si sono rivolti all’OIM per ricevere assistenza nel ritorno al proprio paese di origine. Si tratta del progetto Partir 3, realizzato dall’OIM tramite il finanziamento del Fondo Europeo per i Rimpatri e gestito dal Ministero dell'Interno.
RITORNI VOLONTARI E ASSISTITI: IN AUMENTO LE RICHIESTE
DI MIGRANTI CHE DESIDERANO FAR RIENTRO NEI PAESI DI ORIGINE
Sono oltre 240 le persone che si sono rivolte all’OIM dallo scorso luglio
7 ottobre
Roma- Sono oltre 240 i migranti vulnerabili, originari di 36 diversi Paesi - tra cui Equador, Ghana, Iraq, Marocco, Nigeria - che dall’inizio di luglio si sono rivolti all’OIM per ricevere assistenza nel ritorno al proprio paese di origine. Si tratta del progetto Partir 3, realizzato dall’OIM tramite il finanziamento del Fondo Europeo per i Rimpatri e gestito dal Ministero dell’Interno.
“Il programma Partir 3”, spiega José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento regionale dell’OIM di Roma, “è stato avviato lo scorso luglio e ha lo scopo di sostenere il ritorno di quei migranti in condizioni di particolare vulnerabilità che desiderano spontaneamente tornare a casa, e allo stesso tempo di promuovere un percorso di reintegrazione socio lavorativa che possa dar loro la possibilità di cominciare una nuova vita e, ove possibile, contribuire allo sviluppo o alla ricostruzione del loro paese d´origine”
“Spesso le persone che si rivolgono all’OIM”, continua Oropeza” “sono persone che vivono una situazione di difficoltà, che vivono in condizioni di grave precarietà e che vorrebbero tornare a casa ma non possono permetterselo. Offrir loro un ritorno dignitoso, sicuro, e con delle prospettive di reintegrazione in patria è un’operazione umanitaria. Una piena integrazione del migrante nel paese di accoglienza rimane il principale obiettivo dell’OIM e delle altre organizzazioni coinvolte nel settore, ma cionondimeno vi sono casi in cui il ritorno è l’unica soluzione umanitaria per il migrante.”
Per poter accedere al programma, i migranti effettuano un colloquio con lo staff dell’OIM, che verifica l’effettiva volontarietà della decisione e informa i beneficiari su quali siano i requisiti necessari per poter essere sostenuti. In questa annualità l’obiettivo è di sostenere il ritorno volontario di 200 migranti, una quota che, almeno come richieste e segnalazioni, di fatto è stata raggiunta in poco tempo, segno evidente dell’ utilità di tale opzione in risposta alle numerose problematiche vissute da molti stranieri.
Partir 3 non è l’unico programma di ritorno volontario dell’OIM finanziato dal Fondo Europeo per i Rimpatri: sono in fase di realizzazione infatti anche altre iniziative, come i progetti Remploy, che intende rispondere a migranti lavoratori che hanno il posto di lavoro a rischio e intendono tornare con una prospettiva di lavoro autonomo o dipendente, e “Rivan 2”, rivolto a quei migranti che - giunti sulle coste italiane dal Nord Africa nei mesi scorsi - ripensano ora al proprio progetto migratorio (progetto particolarmente utilizzato da giovani tunisini).
Infine un terzo programma, finanziato dalla Protezione Civile, è già operativo da qualche settimana e si rivolge a quei migranti che, fuggiti dalla Libia, intendono tornare nei loro paese di origine.
“Questo è un’azione a cui l’OIM tiene molto”, sostiene Oropeza, “poiché rappresenta una valida alternativa per tutti quei migranti fuggiti dalla Libia che non potranno ricevere protezione in Italia e che rientrando nel proprio paese potranno ricevere una assistenza umanitaria e dignitosa nel ritorno in patria mantenendo al contempo tutte le potenzialità per una futura emigrazione regolare”.
Per informazioni: Ufficio stampa OIM Tel. 06 44 186 207 - fdgiacomo@iom.int