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7 ottobre

RITORNI VOLONTARI E ASSISTITI: IN AUMENTO LE RICHIESTE DI MIGRANTI CHE DESIDERANO FAR RIENTRO NEI PAESI DI ORIGINE

3630.jpg7 ottobre - Sono oltre 240 i migranti vulnerabili, originari di 36 diversi Paesi - tra cui Equador, Ghana, Iraq, Marocco, Nigeria - che dall’inizio di luglio si sono rivolti all’OIM per ricevere assistenza nel ritorno al proprio paese di origine. Si tratta del progetto Partir 3, realizzato dall’OIM tramite il finanziamento del Fondo Europeo per i Rimpatri e gestito dal Ministero dell'Interno.

RITORNI VOLONTARI E ASSISTITI: IN AUMENTO LE RICHIESTE
DI MIGRANTI CHE DESIDERANO FAR RIENTRO NEI PAESI DI ORIGINE

Sono oltre 240 le persone che si sono rivolte all’OIM dallo scorso luglio

 7 ottobre

Roma- Sono oltre 240 i migranti vulnerabili, originari di 36 diversi Paesi - tra cui Equador, Ghana, Iraq, Marocco, Nigeria - che dall’inizio di luglio si sono rivolti all’OIM per ricevere assistenza nel ritorno al proprio paese di origine. Si tratta del progetto  Partir 3, realizzato dall’OIM tramite il finanziamento del Fondo Europeo per i Rimpatri e gestito dal Ministero dell’Interno.

“Il programma Partir 3”, spiega José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio di Coordinamento regionale dell’OIM di Roma, “è stato avviato lo scorso luglio e ha lo scopo di sostenere il ritorno di quei migranti in condizioni di particolare vulnerabilità che desiderano spontaneamente tornare a casa, e allo stesso tempo di promuovere un percorso di reintegrazione socio lavorativa che possa dar loro la possibilità di cominciare una nuova vita e, ove possibile, contribuire allo sviluppo o alla ricostruzione del loro paese d´origine”

“Spesso le persone che si rivolgono all’OIM”, continua Oropeza” “sono persone che vivono una situazione di difficoltà, che vivono in condizioni di grave precarietà e che vorrebbero tornare a casa ma non possono permetterselo. Offrir loro un ritorno dignitoso, sicuro, e con delle prospettive di reintegrazione in patria è un’operazione umanitaria. Una piena integrazione del migrante nel paese di accoglienza rimane il principale obiettivo dell’OIM e delle altre organizzazioni coinvolte nel settore, ma cionondimeno vi sono casi in cui il ritorno è l’unica soluzione umanitaria per il migrante.”

Per poter accedere al programma, i migranti effettuano un colloquio con lo staff dell’OIM, che verifica l’effettiva volontarietà della decisione e informa i beneficiari su quali siano i requisiti necessari per poter essere sostenuti. In questa annualità l’obiettivo è di sostenere il ritorno volontario di 200 migranti, una quota che, almeno come richieste e segnalazioni, di fatto è stata raggiunta in poco tempo, segno evidente dell’ utilità di tale opzione in risposta alle numerose problematiche vissute da molti stranieri.

Partir 3 non è l’unico programma di ritorno volontario dell’OIM finanziato dal Fondo Europeo per i Rimpatri: sono in fase di realizzazione infatti anche altre iniziative, come i progetti Remploy, che intende rispondere a migranti lavoratori che hanno il posto di lavoro a rischio e intendono tornare con una prospettiva di lavoro autonomo o dipendente, e “Rivan 2”, rivolto a quei migranti che - giunti sulle coste italiane dal Nord Africa nei mesi scorsi - ripensano ora  al proprio progetto migratorio (progetto particolarmente utilizzato da giovani tunisini).  

Infine un terzo programma, finanziato dalla Protezione Civile, è già operativo da qualche settimana e si rivolge a quei migranti che, fuggiti dalla Libia, intendono tornare nei loro paese di origine.

“Questo è un’azione a cui l’OIM tiene molto”, sostiene Oropeza, “poiché rappresenta una valida alternativa per tutti quei migranti fuggiti dalla Libia che non potranno ricevere protezione in Italia e che rientrando nel proprio paese potranno ricevere una assistenza umanitaria e dignitosa nel ritorno in patria mantenendo al contempo tutte le potenzialità per una futura emigrazione regolare”.

 

Per informazioni:  Ufficio stampa OIM Tel. 06 44 186 207 -  fdgiacomo@iom.int