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ANCHE VITTIME DI TRATTA TRA I MIGRANTI CHE GIUNGONO IN ITALIA

ARRIVI VIA MARE: ANCHE VITTIME DI TRATTA TRA I MIGRANTI CHE GIUNGONO IN ITALIA

fotosbarco.jpg17 luglio 2014 - Sono sbarcati ieri al porto di Trapani i 1.171 migranti e richiedenti asilo soccorsi nel Canale di Sicilia dalle unità impegnate nell'operazione "Mare Nostrum" e portati in Sicilia dalla Nave “Etna” della Marina Militare. Circa la metà dei migranti è di nazionalità eritrea (600 persone). Altri paesi di origine sono Siria, Palestina, Togo, Senegal, Gambia, Nigeria, Costa d'Avorio, Mali.. Nel frattempo è atteso nelle prossime ore l’arrivo di altri migranti soccorsi in alto mare. Tra i diversi gruppi vulnerabili numerose sono anche le vittime di tratta.

 

 
ARRIVI VIA MARE: ANCHE VITTIME DI TRATTA TRA I MIGRANTI CHE GIUNGONO IN ITALIA 


Oltre 1.100 migranti sono giunti ieri in Sicilia, altri in arrivo nelle prossime ore


17 luglio -  Sono sbarcati ieri al porto di Trapani i 1.171 migranti e richiedenti asilo soccorsi nel Canale di Sicilia dalle unità impegnate nell'operazione "Mare Nostrum" e portati in Sicilia dalla Nave “Etna” della Marina Militare. Circa la metà dei migranti è di nazionalità eritrea (600 persone). Altri paesi di origine sono Siria, Palestina, Togo, Senegal, Gambia, Nigeria, Costa d'Avorio, Mali.. Nel frattempo è atteso nelle prossime ore l’arrivo di altri migranti soccorsi in alto mare.

fotosbarco.jpg“Ad oggi, i migranti e richiedenti asilo giunti in Italia dall’inizio dell’anno sono oltre 67.000”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM. Circa la metà dei migranti arrivati sono di nazionalità eritrea e siriana, ma numerose sono anche le persone provenienti dalla Somalia, dal Mali e dal Gambia. Tanti i nuclei familiari, e molti anche i minori non accompagnati: più di 6.500.”

“Tra i diversi gruppi vulnerabili”, sottolinea Oropeza, “vi sono anche numerose vittime di tratta. Proprio per questo, l’OIM ha creato da quest’anno - nell’ambito del progetto Praesidium* - dei team ‘anti-tratta’ attivi in Sicilia e in Puglia con l’intenzione di rafforzare le attività di individuazione e protezione delle vittime di tratta e sfruttamento.”

Dall’inizio del progetto molte sono state le donne introdotte in Italia ai fini di sfruttamento sessuale che hanno denunciato la propria situazione all’OIM; in alcuni casi queste denunce hanno portato all’arresto dei trafficanti, che spesso si trovano nelle stesse imbarcazioni delle loro vittime.  Uno degli ultimi casi ha riguardato una ragazza minorenne e incinta che, seguita dal team dell’OIM, ha deciso di denunciare le persone che l’avevano fatta venire in Italia per prostituirsi.

“Purtroppo quello della tratta di persone a scopo sessuale è uno dei fenomeni più preoccupanti dei nostri tempi”, commenta il Direttore OIM,  “alimentato da reti criminali che sfruttano le donne come merce di scambio:  si tratta di una violazione dei diritti umani particolarmente grave. Per poter contrastare questo reato non è sufficiente individuare e proteggere le vittime ma anche cercare di sensibilizzare l’opinione pubblica e capire le motivazioni di una domanda che purtroppo continua a non conoscere crisi.”
 

* L'OIM è presente a Lampedusa, in Sicilia, in Calabria e in Puglia nell'ambito di Praesidium, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno italiano e realizzato insieme a UNHCR, Save The Children e Croce Rossa italiana.


 
                

Per informazioni:

Flavio Di Giacomo (OIM Roma)  + 39  06 44 186 207 - email: fdigiacomo@iom.int