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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- CONCERTO IN MEMORIA DEI MIGRANTI CHE HANNO PERSO LA VITA A LARGO DI LAMPEDUSA
L’OIM ROMA DEDICA UN CONCERTO ALLA MEMORIA DEI MIGRANTI CHE HANNO PERSO LA VITA A LARGO DI LAMPEDUSA
12 dicembre 2013 - L’OIM Roma, insieme all’Accademia Filarmonica Romana, organizzano domani venerdi 13 dicembre un concerto “in memoria dei migranti che hanno perso la vita a largo di Lampedusa, nel Mediterraneo e in altri luoghi, nella ricerca di una vita migliore”. Il concerto avrà luogo a Roma presso la Basilica di Santa Maria del Popolo, alle ore 19.
L’OIM ROMA DEDICA UN CONCERTO ALLA MEMORIA DEI MIGRANTI CHE HANNO PERSO LA VITA A LARGO DI LAMPEDUSA
All’iniziativa parteciperà anche il Direttore Generale dell’OIM, l’amb. William Lacy Swing
Venerdì 13 dicembre 2013, ore 19
Basilica di Santa Maria del Popolo
Piazza del Popolo - Roma
L’OIM Roma, insieme all’Accademia Filarmonica Romana, organizzano domani venerdi 13 dicembre un concerto “in memoria dei migranti che hanno perso la vita a largo di Lampedusa, nel Mediterraneo e in altri luoghi, nella ricerca di una vita migliore”.
“Le persone morte negli ultimi venti anni nel tentativo di raggiungere le coste italiane”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, “sono state oltre ventimila. 2300 nel 2011, circa 700 nel 2013. Troppi morti, troppe speranze naufragate nel lembo di mare che divide il nord Africa dall’Europa. “
“E’ necessario”, sottolinea il Direttore OIM, “non perdere mai il senso di questa tragedia: la vera emergenza del Mediterraneo non consiste nel numero di persone che cercano di giungere in Europa, quanto nel numero di migranti che continuano a perdere la vita in mare. Non si tratta di un’emergenza in termini di numeri, ma di un’urgenza umanitaria.
L’urgenza, sempre più impellente, è di cercare di capire come evitare che le persone muoiano solo perchè vogliono vivere meglio, affinché migrare non sia più un pericolo, ma un viaggio sicuro, affinchè non sia più un obbligo, ma una scelta.”
“L’OIM”, continua Oropeza, “esprime la propria vicinanza tutte le famiglie dei migranti e di coloro che sono stati colpiti da queste tragedie e sottolinea il grande impegno di coloro che, in frangenti così difficili, lavorano senza pausa in prima linea per fornire supporto e assistenza a chi cerca di arrivare sulle coste italiane.”
Il concerto – che sarà diretto da Mons. Pablo Colino – intende mantenere viva la memoria dei migranti morti nel corso dei recenti naufragi del 3 e dell’11 ottobre 2013 (oltre 400 le vittime accertate e più di 150 i dispersi), affinché ci si ricordi sempre che non si tratta solo di numeri, ma di uomini, donne e bambini, il cui destino non deve più lasciarci indifferenti.
La serata sarà preceduta da alcune riflessioni introduttive del Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing, e del Direttore Oropeza.