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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- CONFERENZA PROGETTO AMEDIP A DAKAR
LA COOPERAZIONE SUD-SUD NELL’AMBITO DELLA MIGRAZIONE E SVILUPPO AL CENTRO DI UN WORKSHOP SVOLTOSI A DAKAR
26 luglio 2012 - Si è svolto la scorsa settimana a Dakar, in Senegal il primo Workshop Internazionale organizzato nel quadro del Progetto AMEDIP (Strengthening African and Middle Eastern Diaspora Policy through South-South Exchange), iniziativa realizzata congiuntamente da ICMPD e OIM e finanziata da Francia, Italia, Olanda e Svizzera. Nel corso dell'incontro si è discusso della Cooperazione Sud Sud e del ruolo dei migranti per lo sviluppo dei paesi di origine
LA COOPERAZIONE SUD-SUD NELL’AMBITO DELLA MIGRAZIONE E SVILUPPO AL CENTRO DI UN WORKSHOP SVOLTOSI A DAKAR
L’evento è stato organizzato nel quadro del progetto Amedip, realizzato da OIM e ICMPD
26 luglio 2012 - Si è svolto la scorsa settimana a Dakar, in Senegal il primo Workshop Internazionale organizzato nel quadro del Progetto AMEDIP (Strengthening African and Middle Eastern Diaspora Policy through South-South Exchange), iniziativa realizzata congiuntamente da ICMPD e OIM e finanziata da Francia, Italia, Olanda e Svizzera.
L’incontro, focalizzato sulla Cooperazione Sud Sud e sul ruolo dei migranti per lo sviluppo dei paesi di origine, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali della maggior parte dei paesi che registrano spinte migratorie e mobilità anche regionale e che aderiscono al progetto, come Algeria, Capo Verde, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Libano, Mali, Marocco, Niger, Nigeria, Senegal e Tunisia, e di funzionari degli Uffici OIM di Roma, Dakar, Niamey e dell’ICMPD di Vienna.
In rappresentanza dell'Italia - che sostiene l'iniziativa - era presente all'incontro Dagmar Schineanu, esperta dalla Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri Italiano.
“Il Progetto”, spiega Tana Anglana, Project Manager dell’OIM, “è nato con l’intenzione di confrontare - attraverso il dialogo e il confronto tra i Paesi dell'Africa e del Medio oriente che partecipano all'iniziativa - strutture preposte, quadri normativi, e buone pratiche in atto per favorire il collegamento virtuoso tra migrazione e sviluppo e per alimentare il legame degli espatriati con i loro paesi di origine , valorizzandone le risorse umane, le reti di relazioni e il capitale rappresentato dalle rimessee a fini di sviluppo.”
“Nel corso della riunione di Dakar è stata illustrata e preparata la componente del progetto relativo agli scambi di esperti tra i vari paesi e dell’organizzazione di visite di studio di rappresentanti delle istituzioni di quei paesi interessati a conoscere metodologie di lavoro e buone pratiche da poter eventualmente trasferire in patria. In particolare, sono state discusse priorità, difficoltà, interessi dei paesi partners; è stato discusso come ottimizzare l’invio di rimesse nell’ambito della coperazione sud sud, e si è cercato di capire come poter trasferire alle varie istituzioni nazionali coinvolte le conoscenze acquisite dai delegati del workshop. All’appuntamento di Dakar ne seguiranno altri due che avranno luogo in altri paesi partner e che saranno i n centrati su “coordinamento inter-istituzionale” e “cooperazione sud-nord”.
Oltre allo scambio di competenze e buone pratiche, il progetto prevede anche alcune iniziative pilota sollecitate dai Paesi stessi. È il caso, ad esempio, del progetto pilota per il Niger, dove attraverso una formazione ad hoc per i funzionari del Ministero degli Esteri sarà attivato un desk informativo e dell’Etiopia, dove si prevede un rafforzamento della rete decentrata di Uffici regionali preposti al rapporto con la diaspora.
Il progetto AMEDIP, attivo sino a tutto il 2013, produrrà anche delle linee guida sulla cooperazione Sud-Sud e Nord-Sud.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel. +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int