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- CONTINUANO GLI ARRIVI VIA MARE: L'OIM ROMA: "EVITARE AUMENTO DELLO SFRUTTAMENTO LAVORATIVO"

CONTINUANO GLI ARRIVI VIA MARE. L’OIM ROMA: “IMPORTANTE PREVEDERE ADEGUATE POLITICHE DI INTEGRAZIONE PER EVITARE UN AUMENTO DEL NUMERO DI MIGRANTI VITTIME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO” 

oim-augusta.jpg22 maggio 2014 - Sono giunti oggi ad Augusta e a Pozzallo altri 950 migranti, soccorsi in altro mare dalle autorità italiane. Tra questi anche molte donne, nuclei familiari e minori non accompagnati.  Sono ormai oltre 38.000 i migranti che dall’inizio dell’anno sono arrivati via mare in Sicilia. L'emergenza però non è tanto numerica quanto umanitaria e operativa, e a questa situazione si aggiunge anche un’altra preoccupazione: il rischo che molti migranti diventino vittime di sfruttamento lavorativo e di organizzazioni criminali italiane e straniere.

 

 
CONTINUANO GLI ARRIVI VIA MARE. L’OIM ROMA: “IMPORTANTE PREVEDERE
ADEGUATE POLITICHE DI INTEGRAZIONE PER EVITARE UN AUMENTO DEL NUMERO DI
MIGRANTI VITTIME DI SFRUTTAMENTO LAVORATIVO” 


   

22 maggio 2013 -  Sono giunti oggi ad Augusta e a Pozzallo altri 950 migranti, soccorsi in altro mare dalle autorità italiane. Tra questi anche molte donne, nuclei familiari e minori non accompagnati (ben 141 i minori sbarcati ad Augusta).  Sono ormai oltre 38.000 i migranti che dall’inizio dell’anno sono arrivati via mare in Sicilia.
 
oim-augusta.jpg“I migranti e i richiedenti asilo giunti in Italia in questi mesi sono sicuramente molti”, spiega José Angel Oropeza, direttore dell’Ufficio OIM per il Mediterraneo. “Ma il dato numerico - anche qualora dovesse aumentare allo stesso ritmo osservato finora -  avrebbe al momento un peso comunque relativo per un paese di circa 60 milioni di abitanti, soprattutto se paragonato ai numeri registrati in altri paesi europei (la Germania ad esempio ha ricevuto nel 2013 oltre 126.000 richieste d’asilo) e in altri paesi del Mediterraneo (basti pensare al milione di rifugiati siriani ospitati in Libano).”
 
“La vera emergenza”, sottolinea Oropeza, “è operativa, perchè il Governo italiano è chiamato al difficile compito di salvare migliaia di vite e - allo stesso tempo - di assicurare un’accoglienza dignitosa a persone che arrivano via mare, in grossi numeri, su imbarcazioni fatiscenti attraverso un punto d’entrata geografico molto ristretto e in tempi sempre molto ravvicinati.”
 
A questa situazione si aggiunge anche un’altra preoccupazione: “I flussi migratori sono composti più che in passato da persone in fuga da guerre e persecuzioni, ma anche da vittime di tratta e minori non accompagnati. Soggetti vulnerabili che, in assenza di politiche di integrazione efficaci, rischiano di finire in circuiti di marginalità sociale e illegalità – soprattutto nel settore agricolo – vittime di sfruttamento lavorativo e di organizzazioni criminali italiane e straniere.
 
Manodopera senza diritti che, secondo l’OIM, potrebbe andare a rinforzare il già consistente mondo del sommerso, che si alimenta proprio del lavoro sottopagato di immigrati irregolari. “E’ per questo che è importante attivare subito percorsi di integrazione virtuosi e rafforzare i controlli sulle aziende perchè assumano gli stranieri con contratti regolari”.
 
“Da quest’anno”, sottolinea Oropeza, “l’OIM ha aggiunto alle attività svolte nell’ambito del progetto Praesidium*, anche quella relativa allo svolgimento di attività anti-tratta, una competenza che include anche l’individuazione di casi di sfruttamento sessuale e lavorativo. Come OIM siamo pronti a lavorare su questa problematica con le istituzioni nazionali e locali e con il mondo del associazionismo impegnato su questo tema.”
 

 
* L'OIM è presente a Lampedusa, in Sicilia, in Calabria e in Puglia nell'ambito di Praesidium, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno italiano e realizzato insieme a UNHCR, Save The Children e Croce Rossa italiana.

Per informazioni:

Flavio Di Giacomo (OIM Roma)  + 39  06 44 186 207 - email: fdigiacomo@iom.int