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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- CORDOGLIO DELL'OIM PER LA MORTE DI 2 RAGAZZI SOCCORSI AL LARGO DI LAMPEDUSA
L'OIM ESPRIME IL PROPRIO CORDOGLIO PER LA TRAGICA MORTE DI 2 RAGAZZI SOMALI SOCCORSI QUESTA NOTTE AL LARGO DI LAMPEDUSA.
30 marzo 2013 - "La tragica morte di due giovani migranti avvenuta questa notte provoca in noi un grande dolore, e conferma come purtroppo quello degli sbarchi sia un fenomeno che si ripresenta a fasi cicliche con il suo carico di tragedie e di sofferenza".E' quanto afferma José Angel Oropeza,Direttore dell'Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo a proposito della tragedia che ha colpito due ragazzi somali di vent'anni che, soccorsi insieme ad altri 196 migranti dalla Guardia Costiera sono morti per ipotermia prima di poter essere trasferiti a Lampedusa.
L'OIM ESPRIME IL PROPRIO CORDOGLIO PER LA TRAGICA MORTE DI 2 RAGAZZI SOMALI SOCCORSI QUESTA NOTTE AL LARGO DI LAMPEDUSA.
Roma, 30 marzo 2013 - "La tragica morte di due giovani migranti avvenuta questa notte provoca in noi un grande dolore, e conferma come purtroppo quello degli sbarchi sia un fenomeno che si ripresenta a fasi cicliche con il suo carico di tragedie e di sofferenza".
E' quanto afferma José Angel Oropeza,Direttore dell'Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo a proposito della tragedia che ha colpito due ragazzi somali di vent'anni che, soccorsi insieme ad altri 196 migranti dalla Guardia Costiera sono morti per ipotermia prima di poter essere trasferiti a Lampedusa.
Dei 196 migranti soccorsi, 90 si trovavano su una imbarcazione composta da soli uomini, 106 su un'altra imbarcazione che, oltre ai due ragazzi deceduti, trasportava anche 14 donne.
In questi ultimi due giorni oltre 500 persone sono sbarcate sulle coste del sud Italia, solo 360 nella sola isola di Lampedusa.
"Come ripetiamo ormai da anni la vera emergenza del Mediterraneo non dipende dal numero di persone che cercano di giungere in Italia, quanto dal numero di migranti che, in fuga da persecuzioni, povertà e guerre, continuano a perdere la vita in mare", sottolinea Oropeza, che osserva come "sia inaccetabile, nel 2013, che due ragazzi di 20 anni possano morire di freddo nel tentativo di raggiungere l'Europa".
"Anche in questa occasione, conclude il Direttore OIM, "il tempestivo intervento della Guardia Costiera ha comunque permesso che molte altre vite potessero essere tratte in salvo, a conferma dell'alto profilo umanitario del lavoro svolto dalle forze della Capitaneria di Porto"
Un team dell'OIM di Roma operativo nell'ambito del Progetto Praesidium - realizzato insieme a UNHCR, Save The Children e Croce Rossa italiana e finanziato dal Ministero dell'Interno - era presente questa notte a Lampedusa sul luogo dello sbarco per partecipare alle operazioni di assistenza prestate ai migranti soccorsi, per fornire informazioni legali e per collaborare con le autorità nell'identificarzione dei casi vulnerabili.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel: +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int