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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA 2013
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA 2013
Ginevra 24 aprile 2013 - “Investire nel Futuro: Sconfiggere la Malaria” è il tema della Giornata Mondiale contro la Malaria di quest’anno. L'appello dell'OIM: occorre che i migranti possano avere più facilmente accesso alle misure di prevenzione e cura delle malattia.
GIORNATA MONDIALE CONTRO LA MALARIA 2013
L’OIM: OCCORRE CHE I MIGRANTI POSSANO AVERE PIU’ FACILMENTE ACCESSO ALLE MISURE DI PREVENZIONE E CURA DELLA MALARIA
Ginevra, 24 aprile 2013 - La Giornata Mondiale contro la Malaria - istituita dagli Stati Membri dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) nel corso dell’Assemblea Mondiale della Salute del 2007 - viene celebrata il 25 aprile di ogni anno con eventi finalizzati a evidenziare il continuo bisogno di sostegno politico e di fondi per il controllo, la prevenzione e lo sradicamento di questa malattia.
Poiché il termine per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio si avvicina e l’agenda di sviluppo post-2015 è in preparazione, il tema della Giornata di quest’anno, “Investire nel Futuro: Sconfiggere la Malaria”, è più che mai importante.
L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) auspica un futuro senza malaria, ma questo obiettivo non può essere raggiunto senza fondi aggiuntivi per la programmazione e la ricerca, in grado di migliorare l’accesso alla prevenzione e al trattamento per la malaria per i migranti e le popolazioni mobili e transfrontaliere – un gruppo fortemente vulnerabile, spesso invisibile, difficile da raggiungere e dimenticato.
I numeri sono spaventosi. Solo nel 2010, sono stati registrati più di 215 milioni di casi di malaria e le morti sono state più di 650.0001. Molti di questi casi e di queste morti hanno interessato i migranti, internazionali e interni (rispettivamente 215 e 740 milioni di persone secondo recenti stime)
A causa della crescente mobilità umana, migliaia di persone entrano ed escono giornalmente in aree in cui la malaria è endemica e da aree in cui la malaria non è endemica. È quindi essenziale fornire misure di prevenzione e di cura a intere comunità, indipendentemente dall’origine e dallo status giuridico delle persone, per evitare la reintroduzione di casi di malaria dall’esterno.
I migranti, in particolare quelli privi di documenti o che sono entrati in un paese irregolarmente, hanno difficoltà ad accedere alle cure essenziali, tra cui le misure di prevenzione, controllo e cura per la malaria. Queste persone spesso non sono raggiunte dai sistemi di sorveglianza epidemiologica tradizionali, con la conseguenza che molti casi non sono rilevati e curati, oppure sono diagnosticati con notevole ritardo.
Molti progetti sanitari realizzati dall’OIM hanno messo in luce le disparità riguardanti la salute che colpiscono i migranti e le popolazioni mobili che vivono ai margini della società. Tutti questi progetti cercano di tradurre in pratica le raccomandazioni definite nella Risoluzione dell’Assemblea Mondiale della Sanità sulla Salute dei Migranti del 2008 (61.17)2.
Di seguito, si fa riferimento all’impegno dell’OIM nel Sud-est asiatico e nell’Africa meridionale, ma i progetti di promozione della salute dell’OIM focalizzati sul controllo della malaria sono attivi in tutto il mondo.
Dalla metà del 2000, il lavoro dell’OIM nella sub-regione del Grande Mekong, nel Sud-est asiatico e in alcuni paesi dell’Africa meridionale è stato incentrato sul rafforzamento e sull’aumento dei programmi nazionali di prevenzione, diagnosi e trattamento della malaria per i migranti che lavorano nelle piantagioni di caucciù e nelle miniere d’oro e per le comunità ospitanti che vivono in aree remote e all’interno della foresta.
Molte delle attività sono incentrate sul contenimento della resistenza all’artemisina, attraverso la distribuzione di zanzariere impregnate di insetticida a lunga resistenza, sul potenziamento della sorveglianza epidemiologica e sull’accesso regolare ai test e al trattamento per la malaria nei luoghi di lavoro.
In corrispondenza della Giornata Mondiale contro la Malaria, quest’anno gli esperti di salute dell’OIM Sud Africa saranno in Mozambico per promuovere il lancio di un programma di obbligazioni per combattere la malaria, recentemente deliberato dalla Roll Back Malaria Partnership. Questo sistema creerà un meccanismo di finanziamento alternativo, incentrato sul settore privato, per sostenere il controllo della malaria3.
Inoltre, la ricerca promossa dall’OIM per identificare le vulnerabilità di salute che interessano i flussi migratori dall’Africa orientale all’Africa meridionale è giunta alla seconda fase. Questo studio include anche la raccolta di dati sull’incidenza della malaria e permetterà di comprendere meglio i legami esistenti tra la malaria e la mobilità umana.
"L’OIM”, afferma il Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing, “crede nell’efficacia del partenariato e della condivisione dei propri obiettivi con i governi, con l’OMS e con altri partner essenziali (tra cui le comunità di migranti stessi) quali strumenti utili per garantire che i migranti, le loro famiglie e le comunità ospitanti, traggano beneficio da approcci di promozione della salute integrati e inclusivi. Approcci che comprendano l’accesso alla prevenzione della malaria, la diagnosi precoce e la cura durante l’intero processo migratorio – prima, durante e dopo il loro ritorno a casa”.
"Continueremo a promuovere la salute dei migranti implementando la Risoluzione dell’Assemblea Generale della Sanità nei singoli paesi”, ha aggiunto il Direttore Generale dell’OIM. “L’importanza del tema “migrazione e salute“ sarà inoltre una delle questioni che continueremo a promuovere nei forum nazionali, regionali e internazionali a partire dai prossimi appuntamenti: il Dialogo di Alto Livello su Migrazione e Sviluppo, il Forum Globale su Migrazione e Sviluppo e le consultazioni per l’Agenda di Sviluppo post-2015”.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel: +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int
Chris Lom, Tel: +41 22 717 9486 – Cell: 41 79 103 87 20, Email: clom@iom.int
Jumbe Omari Jumbe, Tel: +41 22 717 9405 – Cell: 41 79 812 77 34, Email:jjumbe@iom.int
Gaëlle Sévenier, Tel. +41 22 717 93 61 - Cell: 41 79 285 43 66, Email: gsevenier@iom.int