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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- I BISOGNI DELLA POPOLAZIONE ROM AL CENTRO DEL PROGETTO EQUI-HEALTH
I BISOGNI DELLA POPOLAZIONE ROM AL CENTRO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OIM “EQUI-HEALTH”
18 aprile 2013 - Migliorare l’accesso ai servizi sanitari, promuovere e prevenire la salute, rispondere ai bisogni della popolazione rom: questi sono i punti di azione che il programma dell’OIM “Equi-Health”, iniziativa che intende migliorare l’accesso ai servizi sanitari per immigrati e minoranze etniche vulnerabili, intende avviare in questi giorni.
I BISOGNI DELLA POPOLAZIONE ROM AL CENTRO DELLE ATTIVITÀ DEL PROGRAMMA OIM “EQUI-HEALTH”
Roma, 18 aprile 2013 - Migliorare l’accesso ai servizi sanitari, promuovere e prevenire la salute, rispondere ai bisogni della popolazione rom: questi sono i punti di azione che il programma dell’OIM “Equi-Health”, iniziativa che intende migliorare l’accesso ai servizi sanitari per immigrati e minoranze etniche vulnerabili, intende avviare in questi giorni.
“Gli obiettivi del Progetto Equi-Health rivolto alla popolazione rom”, spiega Rossella Celmi, Project Manager dell’OIM Roma,”sono quelli di individuare lo ‘stato dell’arte’ sulle attività svolte in ambito di salute pubblica e di stabilire un meccanismo di networking e di scambio di buone pratiche tra gli Stati Membri con un’alta presenza di Rom quali Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Romania e Slovacchia, a cui si aggiungono Croazia e Turchia”.
“L’iniziativa intende sviluppare criteri di valutazione e di consenso sulle buone pratiche di accesso alla salute per la popolazione rom e rivisitare programmi di formazione e assistenza tecnica per la salute in relazione allo sviluppo di un piano comune di intervento e di bisogni degli operatori stessi.”
“L’interesse di Equi-Health per i rom”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo, “assume ulteriore valore in questo particolare momento, in quanto pochi giorni fa è stata celebrata proprio la ‘Giornata internazionale del popolo rom’ promossa dal Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, e alla quale ha presenziato anche l’OIM Roma”
Alla base delle attività di Equi-Health relative alla popolazione rom vi è il desiderio e l’auspicio di raggiungere gli obiettivi della Strategia Europea 2012-2020 sulla riduzione delle disuguaglianze e sul contrasto alla discriminazione nei confronti delle minoranze. In tal senso, l’OIM collaborerà con altri referenti istituzionali quali il Ministero della Salute Italiano e l’ Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti (INMP), coordinatore del tavolo interministeriale sulla salute dei rom, integrando le attività del progetto Equi-Health a quelle già esistenti in Italia.
“Spesso le politiche sanitarie in favore delle popolazioni rom sono state sviluppate senza la diretta concertazione dei rappresentanti delle comunità”, racconta Celmi, “e anche quando tale concertazione c’è stata, i progetti hanno avuto una durata breve e non si sono rivelati sostenibili. A nostro avviso la discriminazione culturale nei confronti della popolazione rom è spesso frutto di scarsa conoscenza della cultura d’origine, che a volte appare poco comprensibile alle società moderne ma che non giustifica atteggiamenti discriminatori.”
Le attività del progetto sono coordinate, a livello europeo, dall’Ufficio Regionale OIM per l’Europa di Bruxelles, e avranno la durata di 3 anni.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel: +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int