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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- IL CORDOGLIO DELL'OIM PER LA MORTE DI UN MIGRANTE GAMBIANO
IL CORDOGLIO DELL’OIM PER LA MORTE DI UN MIGRANTE GAMBIANO PRESSO IL CENTRO DI ACCOGLIENZA UMBERTO I DI SIRACUSA
16 aprile 2014 - L’OIM Roma esprime cordoglio per la morte di Ebrima Jaiteh, un migrante gambiano sbarcato venerdi scorso ad Augusta a bordo di un mercantile impegnato nell’operazione Mare Nostrum. Il decesso è avvenuto presso il Centro di Accoglienza di Siracusa Umberto I lunedì 14 aprile. Il ragazzo era stato segnalato dal personale OIM alle autorità sanitarie presenti al porto di Augusta, ma non era stato ricoverato.
IL CORDOGLIO DELL’OIM PER LA MORTE DI UN MIGRANTE GAMBIANO PRESSO IL CENTRO DI ACCOGLIENZA UMBERTO I DI SIRACUSA
16 aprile 2013 - L’OIM Roma esprime cordoglio per la morte di Ebrima Jaiteh, un migrante gambiano sbarcato venerdi scorso ad Augusta a bordo di un mercantile impegnato nell’operazione Mare Nostrum. Il decesso è avvenuto presso il Centro di Accoglienza di Siracusa Umberto I lunedì mattina, 14 aprile.
“Si tratta di un episodio molto serio”, afferma Simona Moscarelli, coordinatore del progetto Praesidium per l’OIM Roma, “in quanto sin dal momento dello sbarco il ragazzo era apparso in precarie condizioni di salute: oltre a presentare piaghe sul corpo, era in stato confusionale e - come raccontavano i compagni di viaggio - nel corso degli ultimi giorni della traversata aveva quasi totalmente perso la vista. Subito segnalato dall’OIM* alle autorità presenti al porto, il ragazzo è stato visitato da operatori sanitari giunti sul posto con un’ambulanza, che però non hanno considerato seria la sua situazione.”
“Lo staff dell’OIM”, racconta Moscarelli, “ha, poco dopo, nuovamente segnalato con insistenza alle autorità le condizioni del migrante, che riusciva a malapena a camminare, convinti che dopo la seconda segnalazione il ragazzo sarebbe stato ricoverato.”
Da quanto emerso in seguito, il migrante non solo non è stato mai ricoverato ma è stato trasferito presso il Centro di Accoglienza Umberto I insieme alle altre persone soccorse negli ultimi giorni. La mattina di lunedì 14 aprile Ebrima è stato colto da un malore ed è morto, nonostante i disperati tentativi di rianimazione.
“Certamente non sappiamo se questa morte poteva essere evitata, ma riteniamo che sia assolutamente necessario chiarire se il caso - più volte segnalato dagli operatori OIM - abbia ricevuto un’assistenza medica adeguatamente approfondita”, afferma ancora la funzionaria OIM. “La Procura di Siracusa sta già acquisendo informazioni sull’episodio, allo scopo di verificare l’esatto svolgimento degli avvenimenti.”
Nonostante il massiccio arrivo di migranti e richiedenti asilo sulle coste italiane – oltre 6.500 in pochi giorni – e le inevitabili difficoltà che normalmente si incontrano di fronte a un’operazione di soccorso così imponente, l’OIM riafferma come sia necessario garantire un'adeguata assistenza ai migranti soccorsi, con particolare attenzione ai casi vulnerabili, confidando anche nella collaborazione e nelle segnalazioni delle organizzazioni che lavorano insieme alle autorità presso i punti di sbarco.
L’OIM ribadisce allo stesso tempo come, proprio alla luce di questa situazione, sia fondamentale che l’operazione Mare Nostrum possa continuare, in quanto grazie ad essa sono ormai circa 19.000 i migranti ai quali dallo scorso ottobre è stata salvata la vita.
* L'OIM è presente a Lampedusa, in Sicilia, in Calabria e in Puglia nell'ambito di Praesidium, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno italiano e realizzato insieme a UNHCR, Save The Children e Croce Rossa italiana.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo (OIM Roma) + 39 06 44 186 207 - email: fdigiacomo@iom.int