-
Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
Chi siamo
Chi siamo
OIM Global
OIM Global
-
Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
- Dati e risorse
- Agire
- 2030 Agenda
Il Direttore Generale dell’OIM accoglie con favore la proposta della Spagna di accogliere i migranti a bordo dell’Aquarius
Ginevra 12 giugno– L’OIM, Agenzia ONU per le Migrazioni, ha accolto con favore la decisione della Spagna di offrire un porto sicuro agli oltre 600 migranti - compresi decine di bambini e sette donne incinte – che sono in attesa da domenica a bordo della nave Aquarius.
“Sono lieto che la Spagna si sia fatta avanti per attenuare questa crisi , ma temo in ogni caso che sarebbe davvero grave se gli stati iniziassero a rifiutarsi di accogliere i migranti salvati in mare, come è stato minacciato di fare", ha dichiarato il Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing.
“Tenere in mare le persone salvate non dissuaderà altri migranti dall’attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa e anche questi ultimi dovranno essere salvati prima o poi,” ha aggiunto.
Con il peggioramento delle condizioni metereologiche e le crescenti preoccupazioni per il benessere dei migranti più vulnerabili a bordo dell'Aquarius, il governo spagnolo si è offerto di accogliere la nave, anche se ci vorranno altri due giorni per raggiungere il porto di destinazione. L’Aquarius ha soccorso nella giornata di sabato (9 giugno) circa 630 migranti, tra i quali oltre 120 minori non accompagnati e sette donne in gravidanza.
La nave di SOS Mediterranee e Medici Senza Frontiere (MSF) dopo aver soccorso alcuni migranti che si trovavano su gommoni, ne ha poi caricati altri trasferiti da “navi della guardia costiera italiana e da navi mercantili".
L’OIM ritiene che tutti gli Stati membri dell'Unione Europea debbano fare di più per sostenere gli Stati in prima linea e ha accolto favorevolmente l'iniziativa spagnola di portare i migranti al sicuro.
“Fermare una o più barche nel Mar Mediterraneo non è la risposta alle sfide poste all’Unione Europea dalla questione migrazione,” ha detto il Direttore Generale Swing. “E’ necessario affrontare il fenomeno migratorio con un approccio globale e complesso che riesca combinare la necessità di creare opportunità di movimento sicuro e regolare, la realizzazione di una più efficace gestione delle frontiere e il rafforzamento della lotta al traffico di esseri umani.”
“Salvare vite deve sempre rimanere la nostra preoccupazione principale. Dobbiamo trovare con urgenza un modo per aiutare i migranti portati in salvo e lavorare per sostenere sia loro sia gli Stati in tutta Europa”, ha sottolineato Swing.
L’OIM sollecita quindi l’Unione Europea a riconsiderare una revisione del Regolamento di Dublino sulla base della proposta del Parlamento Europeo e a raggiungere un accordo all’interno del Consiglio garantendo la solidarietà tra gli Stati membri nel pieno rispetto delle disposizioni dei trattati.
Per informazioni: Flavio Di Giacomo, Portavoce - fdigiacomo@iom.int - 06 44 186 207/221