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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- LE RACCOMANDAZIONI OIM ALLA PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA
LE RACCOMANDAZIONI DELL’OIM ALLA PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
9 luglio 2014 - La Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea può contribuire in modo rilevante allo sviluppo di una politica europea che affronti in modo adeguato le complessità della gestione del fenomeno migratorio. Questo è quanto affermato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in un documento rivolto alla Presidenza italiana nel quale vengono fornite alcune raccomandazioni riguardanti ambiti e argomenti quali l’immigrazione irregolare, il contrasto alla tratta e il traffico di esseri umani, lo sviluppo di nuove politiche di migrazione per lavoro e di programmi di ritorno nei paesi di origine.
MIGRAZIONE: LE RACCOMANDAZIONI DELL’OIM ALLA PRESIDENZA ITALIANA DEL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA
9 luglio - La Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea può contribuire in modo rilevante allo sviluppo di una politica europea che affronti in modo adeguato le complessità della gestione del fenomeno migratorio. Questo è quanto affermato dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in un documento rivolto alla Presidenza italiana nel quale vengono fornite alcune raccomandazioni riguardanti ambiti e argomenti quali l’immigrazione irregolare, il contrasto alla tratta e il traffico di esseri umani, lo sviluppo di nuove politiche di migrazione per lavoro e di programmi di ritorno nei paesi di origine.
“Si tratta di argomenti complessi”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, “che hanno bisogno di essere affrontati attraverso un’azione collettiva di tutti gli stati membri e in collaborazione con i paesi di transito e, ove possibile, con i paesi di origine dei migranti.”
“Il semestre di Presidenza Italiana del Consiglio UE,” continua Oropeza, “inizia in un momento delicato per quanto riguarda il tema migratorio, caratterizzato da oltre 60.000 arrivi via mare registrati dall’inizio dell'anno. Si tratta di flussi composti per larga parte da persone in fuga da guerre (come in Siria), o da regimi (come in Eritrea), costrette a raggiungere l’Europa a bordo di barconi fatiscenti anche a causa delle condizioni di instabilità interne della Libia (che per loro è un paese di transito), che rendono la loro permanenza nel paese ancora più pericolosa che in passato.”
“La migrazione però”, sottolinea il Direttore OIM, “non è fatta solo di arrivi via mare, è un fenomeno molto più complesso. che inevitabilmente continuerà anche negli anni a venire e che, se gestito in modo adeguato, potrà rappresentare una importante risorsa sociale ed economica per il continente europeo. E' dunque il momento di trovare posizioni e risposte comuni: solo un’azione congiunta di tutti i paesi membri potrà far avanzare nella giusta direzione le politiche europee sulla migrazione.”
Questi i punti chiave delle raccomandazioni OIM:
1. Immigrazione irregolare
-Sostenere i paesi di origine e di transito nello sviluppo di adeguate politiche di gestione della migrazione e di gestione delle frontiere, nonché nello sviluppo della capacità di identificare e perseguire i trafficanti di persone.
-Incoraggiare un’attenzione più approfondita alla migrazione dei minori, per rispondere in modo più efficace ai loro bisogni e colmare eventuali lacune emerse finora. Occorre inoltre promuovere iniziative volte a sostenere e diffondere le procedure di determinazione del Superiore Interesse del minore
-Rafforzare la collaborazione tra tutti i paesi coinvolti dai flussi migratiori per fornire attività di assistenza, accoglienza e supporto ai migranti durante tutto il loro percorso, in modo di poter fornir loro alternative all’immigrazione irregolare.
-viluppare un Modello di Gestione Umanitaria dei Confini affinchè tutti i paesi soggetti a forte pressione migratoria possano gestire in modo adeguato i flussi migratori.
2. Migrazione per lavoro
-Sviluppare strumenti capaci di favorire l’incontro domanda-offerta di lavoro, affinché i fabbisogni del mercato del lavoro europeo trovino riscontro nella disponibilità di lavoratori migranti. A tal fine è necessario promuovere il riconoscimento effettivo delle qualificazioni e competenze dei lavoratori migranti, fornire un sostegno pre-partenza all’integrazione e promuovere un equo sistema di assunzione.
-Promuovere partnership efficaci sul tema di migrazione e mobilità, che riconoscano l’influenza positiva delle migrazioni per la crescita e lo sviluppo economico della regione del Mediterraneo e che sostengano il rafforzamento del ruolo delle diaspore nello sviluppo del paesi di origine e di accoglienza.
-Incoraggiare un dibattito politico responsabile e bilanciato a livello europeo, che contrasti falsi miti e disinformazione sulla migrazione, e risponda con azioni efficaci ed evidenti a quelle preoccupazioni che possano invece essere giustificabili.
3. Migrazione e ritorni
-Sostenere una cooperazione maggiore tra gli Stati Membri per rafforzare, insieme ai paesi di origine e di transito, le partnership esistenti e realizzare politiche di ritorno efficaci.
-Assicurare un’attenzione specifica alle dinamiche dei ritorni nel contesto Sud-Sud.
-Promuovere un approccio europeo ai ritorni che possa essere inclusivo e rispettoso dei Diritti Umani nella collaborazione con i paesi della sponda sud del Mediterraneo.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo (OIM Roma) + 39 06 44 186 207 - email: fdigiacomo@iom.int