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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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Libia: l'OIM fornisce assistenza a migliaia di migranti in condizioni di vulnerabilità a Sabrata
Sabrata, 16 ottobre - Dopo settimane di combattimenti nella città costiera libica di Sabrata, l’OIM sta fornendo supporto a più di 14.000 migranti detenuti in precedenza in svariati campi e centri non ufficiali di detenzione e ora trasferiti a Zuwara o in un centro di raccolta a Sabrata.
Dallo scoppio della crisi nelle scorse settimane, 6.700 migranti in sei diversi centri hanno ricevuto dotazioni di primo soccorso che includono materassi, coperte, cuscini e kit igienico-sanitari, mentre a Zuwara e a Sabrata sono stati distribuiti più di 100.000 pasti (compresi acqua e succhi di frutta). L’OIM ha anche fatto fronte alle crescenti necessità sanitarie conducendo 1.631 interventi medici e trattando 23 casi di lesioni. Inoltre, 21 donne hanno ricevuto cure di gravidanza inclusa l’assistenza durante il parto, mentre 476 migranti (250 uomini, 161 donne e 65 bambini) hanno ricevuto supporto psicosociologico.
Dei 1.631 migranti intervistati fin ora, il 44% ha espresso il desiderio di ritornare nel proprio paese di origine attraverso il programma di Ritorno Volontario Assistito dell’OIM. Di fronte alla necessità di fornire una rapida risposta a queste richieste, l’OIM ha affiancato 332 migranti nello svolgimento di sessioni consolari online per accelerare le procedure di rilascio dei documenti di viaggio.
Sabrata si trova a circa 80 km a ovest di Tripoli ed è uno dei principali punti di partenza per le imbarcazioni di migranti che tentano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa.
Il 7 ottobre, un giorno dopo il primo trasferimento di migranti, l’OIM ha inviato il proprio personale al centro di raccolta di Sabrata per valutare la situazione. Alla fine della giornata, la squadra inviata sul campo ha riportato che 2.600 migranti (1.819 uomini, 704 donne e 77 bambini) erano trattenuti all’interno dal Direttorato Libico per la Lotta alla Migrazione Illegale (DCIM).
Il 16 ottobre le squadre di emergenza dell’OIM hanno stimato che sono più di 14.000 i migranti colpiti dagli ultimi avvenimenti; attualmente meno di 1.000 migranti si trovano a Zuwara e circa 500 a Sabrata. Tuttavia, dal momento che sempre più migranti vengono traferiti regolarmente nei due centri di raccolta, è ancora troppo presto per accertare se l’arrivo di migranti subirà o meno una battuta di arresto.
Mentre la situazione nei due centri è al limite per quanto riguarda i bisogni primari inclusi acqua potabile, tende, condizioni igienico-sanitarie, supporto medico e psicosociale, le condizioni nei centri di detenzione si sono aggravate ulteriormente come conseguenza del continuo arrivo di migranti.
I migranti si trovano principalmente in cinque centri di detenzione a Tripoli, tra cui Ghariyan (a circa 90 chilometri a sud di Tripoli), che viene utilizzato come punto di transito e attualmente ospita 5.000 migranti.
L’OIM raccomanda fortemente di ricorrere a soluzioni alternative alla detenzione. “Siamo preoccupati per l’alto numero di migranti trasferiti nei centri di detenzione,” ha detto Othamn Belbeisi, Capo della Missione in Libia dell’OIM. “I centri sono sovraffollati e le condizioni al loro interno non soddisfano i requisiti minimi internazionali in termini di diritti umani. Siamo pronti a fornire alle autorità libiche qualsiasi supporto necessario per ricercare possibili alternative alla detenzione, in particolare per i gruppi più vulnerabili, tra cui donne in gravidanza e bambini ".
I migranti provengono circa da una dozzina di paesi e tra loro ci sono donne incinte, neonati e minori non accompagnati.
Per maggiori informazioni
OIM Libia:
Othman Belbeisi, Tel: +216 29 600 389, Email: obelbeisi@iom.int
Christine Petré, Tel: +216 29 240 448, Email: chpetre@iom.int
OIM Italia:
Flavio Di Giacomo, Tel. +39 06 44 186 207/221 Email: iomromepress@iom.int