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- LO SPECIAL RAPPORTEUR DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI DEI MIGRANTI IN VISITA ALL'OIM

LO SPECIAL RAPPORTEUR DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI DEI MIGRANTI IN VISITA ALL’UFFICIO DELL’OIM DI ROMA
 
ohchr.jpg5 ottobre 2012 - Lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i diritti umani dei migranti, François Crépeau, ha incontrato lo scorso martedì il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, José Angel Oropeza, e alcuni membri dello staff dell’OIM di Roma.La visita fa parte di una missione – la terza, dopo quelle effettuate in Tunisia e in Turchia - che il Rapporteur sta svolgendo in Italia nell’ambito della realizzazione di uno studio sulla gestione delle frontiere esterne nell’Unione europea.

 
 
LO SPECIAL RAPPORTEUR DELLE NAZIONI UNITE PER I DIRITTI UMANI DEI MIGRANTI IN VISITA ALL’UFFICIO DELL’OIM DI ROMA
 

5 ottobre 2012 - Lo Special Rapporteur delle Nazioni Unite per i diritti umani dei migranti, François Crépeau, ha incontrato lo scorso martedì il Direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo, José Angel Oropeza, e alcuni membri dello staff dell’OIM di Roma.

La visita fa parte di una missione – la terza, dopo quelle effettuate in Tunisia e in Turchia - che il Rapporteur sta svolgendo in Italia nell’ambito della realizzazione di uno studio sulla gestione delle frontiere esterne nell’Unione europea e che lo porterà a incontrare membri del governo responsabili del controllo delle frontiere, rappresentanti di organizzazioni internazionali, rappresentanti di associazioni di migranti, e a visitare alcuni Centri di Identificazione ed Espulsione italiani.

Nel corso dell’Incontro sono state presentate le attività dell’OIM in Italia, con una particolare attenzione al Progetto Praesidium, esempio di approccio multiagenzia in grado di rispondere a situazioni di emergenza e che, finanziato dal Ministero dell’Interno e realizzato insieme a UNHCR, Croce Rossa Italiana e in seguito Save The Children, ha potuto fornire in questi anni informazioni e orientamento a coloro che arrivano nell’ambito dei flussi migratori misti via mare, individuando gruppi vulnerabili quali richiedenti asilo, minori non accompagnati e vittime di tratta, e rafforzando le capacità di accoglienza dell’Italia.

Così come sottolineato dal Rapporteur, l’Italia, data la sua posizione strategica nel Mediterraneo e la sua vicinanza geografica con il nord Africa, è diventato un punto d’ingresso centrale per i migranti che intendono raggiungere l’Europa.

“Gli ultimi decenni”, ha affermato  Oropeza, “hanno dimostrato come l’immigrazione sia ormai meritevole di essere inquadrata come un fattore strutturale della società italiana. La crisi tunisina e la guerra in Libia dell’anno scorso hanno messo in luce una volta di più la centralità del ruolo dell’Italia di fronte all’arrivo dei flussi migratori provenienti dal continente africano: appare quindi necessario promuovere politiche tese a sviluppare da una parte strumenti più efficaci al fine di contrastare le reti criminali coinvolte nel traffico di persone, dall’altra a offrire adeguata protezione e assistenza ai migranti – in particolare ai gruppi vulnerabili - nel pieno rispetto dei diritti umani.”

Dopo la prossima visita, che a novembre toccherà la Grecia, il Rapporteur presenterà i risultati della ricerca alla 23ma sessione del Consiglio dei Diritti Umani che si svolgerà il prossimo mese di giugno 2013. In quell’occasione identificherà le sfide che dovranno essere affrontate nella realizzazione delle politiche di gestione delle frontiere, e traccerà un quadro delle buone pratiche attuate in questi anni.
 

 

 Per informazioni:

Flavio Di Giacomo, OIM Roma,  Tel. +39 06  44 186 207,  fdigiacomo@iom.int