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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- L'OIM ACCOGLIE CON FAVORE LE PROPOSTE CONTENUTE NELL'AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE
L’OIM ACCOGLIE CON FAVORE LE PROPOSTE CONTENUTE NELL’AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE
Ginevra 13 maggio 2015 - L’OIM accoglie con favore le nuove proposte presentate dalla Commissione Europea per affrontare la crisi nel Mediterraneo. “Queste proposte”, afferma il Direttore Generale Swing, “sono un importante punto di partenza, una prima risposta alla crisi umanitaria e politica che coinvolge migliaia di migranti e rifugiati."
L’OIM ACCOGLIE CON FAVORE LE PROPOSTE CONTENUTE NELL’AGENDA EUROPEA SULLA MIGRAZIONE
Ginevra 13 maggio 2015 - L’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) accoglie con favore le nuove proposte presentate dalla Commissione Europea per affrontare la crisi nel Mediterraneo, che ha provocato finora la morte di circa 1.770 persone.
L’Organizzazione è lieta che le nuove proposte includano anche alcune delle indicazioni avanzate dalla stessa OIM, come il porre al cuore della nuova strategia il salvataggio di vite umane e la necessità che tutti gli Stati Membri condividano in maniera equa la responsabilità di accogliere i richiedenti asilo.
“L’Agenda europea sulla Migrazione”, pubblicata mercoledì, propone di triplicare il budget dei pattugliamenti nel Mediterraneo proprio per salvare le vite in mare e stabilisce che l’Europa, entro il 2020, possa reinsediare 20.000 rifugiati l’anno, tramite programmi di “Resettlement”.
“Queste iniziative affrontano con un approccio serio e costruttivo una sfida che l’OIM prevede durerà ben oltre la metà di questo secolo,” commenta il Direttore Generale OIM, William Lacy Swing.
“Queste proposte”, continua Swing, “sono un importante punto di partenza, una prima risposta alla crisi umanitaria e politica che coinvolge migliaia di migranti e rifugiati, costretti ad attraversare il Mediterraneo in barconi inadatti alla navigazione e vittime di trafficanti senza scrupoli.”
“Raccomandiamo con forza che l’UE dia priorità al salvataggio di vite ampliando l’operazione Triton in modo tale che abbia le stesse modalità di intervento di Mare Nostrum, conclusasi alla fine dell’anno scorso”
La proposta di triplicare il budget di Triton amplierà il raggio d’azione delle operazioni di salvataggio, che saranno realizzate oltre il vecchio limite di 30 miglia dalla costa italiana.
L’OIM sostiene la decisione di rafforzare il contrasto alle reti criminali del traffico di persone, anche se rimangono ancora serie preoccupazioni sui quei piani che prevedono di “identificare, catturare e distruggere sistematicamente le imbarcazioni usate dai trafficanti” sotto l’egida dell’organismo europeo di Sicurezza e Difesa (CSPD). Nonostante l’OIM riconosca che ci sia bisogno di agire in modo determinato, l’Organizzazione teme che azioni militari, per quanto lodevoli, possano intrinsecamente mettere ancora di più in pericolo le vite dei migranti.
Un altro punto valido dell’agenda è quello riguardante l’importanza di realizzare politiche di assistenza ai migranti molto prima che questi raggiungano le coste dell’UE e di sostenere i paesi che hanno il maggiore onere nell’accogliere i rifugiati e sfollati a causa di conflitti e di violazioni dei diritti umani. Il Niger è un crocevia fondamentale per i migranti che intendono raggiungere l’Europa, e la Commissione ha proposto di lavorare con l’OIM e l’UNHCR per creare “un centro pilota polifunzionale” nel paese. Tale centro fornirebbe informazioni sui pericoli del viaggio, protezione dallo sfruttamento e potrebbe identificare sul posto coloro che potrebbero diventare beneficiari di programmi di “resettlement”.
L’obiettivo è di fornire ai migranti “un’immagine realistica” delle possibilità di successo del loro viaggio verso l’Europa e di offrire sostegno a chi decide di tornare a casa. La procedura del ritorno volontario è di gran lunga preferibile al rimpatrio forzato per coloro il cui unico desidero è in fondo di trovare lavoro e di avere una vita migliore.
L’OIM è pronta a contribuire nella stesura di valide politiche migratorie che possano creare efficaci canali d’accesso legale per chi cerca lavoro e asilo e crede fermamente che politiche concrete sulla migrazione economica siano fondamentali per rendere l’Europa più competitiva.
Per maggiori informazioni si prega di contattare Flavio Di Giacomo – OIM Roma, Tel. +39 06 44 186 207, Email: fdigiacomo@iom.int