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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- L'OIM ROMA PARTECIPA AL PROGETTO EUROPEO EQUI-HEALTH
L’OIM ROMA PARTECIPA AL PROGETTO EUROPEO EQUI-HEALTH, PER GARANTIRE A IMMIGRATI E MINORANZE ETNICHE UN ACCESSO PARITARIO ALLA SANITÀ
14 febbraio 2013 - È stato lanciato alcuni giorni fa dall’OIM “Equi-Health”, progetto della durata di 3 anni che intende migliorare l’accesso ai servizi sanitari per immigrati, rom e altre minoranze etniche vulnerabili nei 27 Stati membri dell’Unione europea. Le attività del progetto, coordinate dall’Ufficio Regionale OIM per l’Europa di Bruxelles, coinvolgeranno anche l’Italia.
L’OIM ROMA PARTECIPA AL PROGETTO EUROPEO
EQUI-HEALTH, PER GARANTIRE A IMMIGRATI E MINORANZE ETNICHE UN ACCESSO
PARITARIO ALLA SANITÀ
EQUI-HEALTH, PER GARANTIRE A IMMIGRATI E MINORANZE ETNICHE UN ACCESSO
PARITARIO ALLA SANITÀ
14febbraio 2013 - È stato lanciato alcuni giorni fa dall’OIM “Equi-Health”, progetto della durata di 3 anni che intende migliorare l’accesso ai servizi sanitari per immigrati, rom e altre minoranze etniche vulnerabili nei 27 Stati membri dell’Unione europea.
Le attività del progetto, coordinate dall’Ufficio Regionale OIM per l’Europa di Bruxelles, coinvolgeranno anche l’Italia, paese dalla rilevante posizione strategica e protagonista di primo piano nelle dinamiche migratorie tra Europa e Nord Africa.
Il Progetto “Equi-Health” presenta due componenti di attività: la promozione delll’integrazione sanitaria per i migranti giunti in Europa da paesi dell’area Mediterranea e il supporto ad attività di prevenzione sanitaria volte a rispondere ai bisogni dei migranti vulnerabili, della popolazione rom e di altre minoranze etniche.
“Come nel resto d’Europa, anche in Italia l’accesso ai servizi socio-sanitari inizia a essere considerato un indicatore di livello primario di integrazione dei migranti”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, “Si tratta di un indicatore a cui va prestata la massima attenzione perché i cittadini stranieri, e in particolare i gruppi più vulnerabili, sperimentano ancora notevoli difficoltà nell’accesso alle prestazioni sanitarie, soprattutto per quanto riguarda attività di prevenzione sanitaria.”
“Appare quindi sempre più necessario sensibilizzare gli attori istituzionali ad un approccio ai servizi sanitari che ponga l’accento sulle attività di prevenzione della salute. Un approccio che permetterebbe di agire in modo efficace sia da un punto di vista sociale che economico”, continua Oropeza.
Le attività che interesseranno l’Italia vedranno innanzitutto l’istituzione di un tavolo consultivo tra esperti, l’organizzazione di corsi di formazione per gli operatori sul tema delle disuglianze e della relazione interculturale e la preparazione di rapporti di valutazione sulla situazione dell’assistenza sanitaria ai migranti in Italia.
Gli interlocutori istituzionali Italiani che hanno aderito all’iniziativa dell’OIM e che hanno presentato delle proposte progettuali da avviare sono state: il Ministero della Salute – Dipartimento Prevenzione e Comunicazione, l’Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti (INMP), FederSanità, la Fondazione IntegrAzione, la Regione Toscana, il Comune di Milano, l’Area Sanitaria della Caritas di Roma e l’UNAR.
Per informazioni:
Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel: +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int