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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- MAROCCO:L'OIM PREPARA I CORSI PRE-PARTENZA PER MIGRANTI IN ATTESA DI RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE
MAROCCO: L’OIM ROMA PREPARA I CORSI DI ORIENTAMENTO PRE-PARTENZA PER MIGRANTI IN ATTESA DI RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE IN ITALIA
31 ottobre 2013 - Facilitare il percorso di integrazione nel paese di destinazione attraverso un modello di intervento che permetta agli stranieri di prossimo ingresso per motivi familiari di accedere a un programma di formazione linguistica e di orientamento civico prima della partenza.Questo è l’obiettivo delle attività che inizieranno a seguito della missione condotta questa settimana in Marocco dall’OIM Roma, nell’ambito del progetto E-BOSLA.
MAROCCO: L’OIM ROMA PREPARA I CORSI DI ORIENTAMENTO PRE-PARTENZA PER MIGRANTI IN ATTESA DI RICONGIUNGIMENTO FAMILIARE IN ITALIA
Si avvia alla conclusione la fase relativa alla formazione del personale che terrà i corsi in varie città marocchine
31 ottobre 2013 – Facilitare il percorso di integrazione nel paese di destinazione attraverso un modello di intervento che permetta agli stranieri di prossimo ingresso per motivi familiari di accedere a un programma di formazione linguistica e di orientamento civico prima della partenza.
Questo è l’obiettivo delle attività che inizieranno a seguito della formazione dei formatori, condotta questa settimana in Marocco dall’OIM Roma, nell’ambito di E-BOSLA – Beneficiare dell’Orientamento ai Servizi per L’integr-Azione attraverso l’E-learning, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno Italiano.
Questo è l’obiettivo delle attività che inizieranno a seguito della formazione dei formatori, condotta questa settimana in Marocco dall’OIM Roma, nell’ambito di E-BOSLA – Beneficiare dell’Orientamento ai Servizi per L’integr-Azione attraverso l’E-learning, un progetto finanziato dal Ministero dell’Interno Italiano.
Il progetto, dedicato in modo specifico al Marocco, vede la collaborazione delle controparti rilevanti su entrambe le sponde del percorso migratorio:
“Bosla – bussola in arabo – ha lo scopo di fornire, già nella fase pre-partenza, strumenti utili all’integrazione in Italia”, spiega Direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM José Angel Oropeza.
Dopo il corso di formazione degli insegnanti di lingua italiana, svoltosi a Roma lo scorso 7 ottobre, il corso di formazione di questa settimana ha visto la partecipazione di 12 formatori marocchini dell’Entraide Nationale, uomini e donne, provenienti dalle sedi locali di Béni Mellal, Khourigba, Fqi ben Salen, Casablanca e dall’ufficio centrale di Rabat. Hanno preso parte alla formazione anche i due referenti del Patronato ACLI-Associazione Maan, che a Casablanca fornisce assistenza ai beneficiari del progetto per le pratiche consolari di ottenimento del visto.
“Con Bosla – che in arabo vuol dire bussola - abbiamo voluto anticipare l’impegno dello Stato, rispetto ai temi dell’integrazione delle comunità straniere, alla fase di pre-partenza direttamente nel paese di origine”, ricorda Carmelita F. Ammendola del Ministero dell’Interno, Ufficio per le Relazioni Internazionali.
“Come confermato dalla missione svoltasi questa settimana in Marocco”, racconta Oropeza, “i beneficiari di questo progetto saranno principalmente donne e minori, poichè i cittadini marocchini che richiedono il ricongiungimento familiare sono in prevalenza uomini. Sviluppare un modello di orientamento linguistico e civico pre-partenza faciliterà inoltre il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Accordo di integrazione”.
Con il supporto della piattaforma e-learning, la formazione mira a fornire tutti gli strumenti necessari per proseguire la formazione dei beneficiari del progetto, che frequenteranno nelle prossime settimane i corsi di orientamento linguistico e civico prima del loro ricongiungimento con i familiari in Italia. La formazione potrà essere replicata dagli stessi formatori marocchini ad altri colleghi, rafforzando in questo modo la sostenibilità del progetto.
La seconda fase del progetto, già avviato con una prima fase pilota nel 2012, si concludera il 31 dicembre 2013.