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Mobilitate nuove risorse da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione a sostegno delle attività OIM in Libia, Sudan ed Etiopia

Mobilitate nuove risorse da parte del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione a sostegno delle attività OIM in Libia, Sudan ed Etiopia

 

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione (MAECI) ha disposto con le risorse del Fondo Africa un finanziamento di 5 milioni di euro a sostegno delle attività dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) in Libia, Sudan ed Etiopia. “La gestione dei flussi migratori richiede risposte articolate e diversificate. Italia e OIM hanno instaurato una collaborazione strategica, con al centro da un lato l’assistenza ai migranti particolarmente vulnerabili – in particolare le donne - e dall’altro i rimpatri volontari assisiti, in modo da sostenere attivamente il reinserimento dei migranti nei loro Paesi d’origine” afferma Luigi Maria Vignali, Direttore Generale per gli italiani all’estero e le Politiche migratorie.

In Libia è stato previsto un finanziamento aggiuntivo di 2 milioni di euro per iniziative già finanziate negli anni precedenti dallo stesso MAECI. Tale contributo è destinato a  garantire la continuazione di programmi di Ritorni Volontari Umanitari (VHR – Voluntary Humanitarian Returns) a favore di migranti bloccati nel paese, nonché per il rafforzamento dell’assistenza diretta ai migranti vulnerabili e in condizioni di estremo disagio.

In Sudan, il finanziamento di 2,5 milioni di euro permetterà di avviare attività a sostegno di migranti vulnerabili (vittime di tratta, rifugiati, minori non accompagnati, lavoratori domestici). L’OIM garantirà servizi di assistenza medica e psicosociale, si occuperà di fornire cibo, kit igienici e altri non-food items, lavorerà con le comunità migranti per migliorare le loro capacità di identificazione e di protezione di persone vulnerabili, fornirà sostegno a quei migranti che chiederanno di ritornare volontariamente nel paese di origine.

In Etiopia, grazie al finanziamento di 1 milione di euro, l’OIM lavorerà per migliorare le condizioni di vita di 1000 nuclei con capifamiglia femminili nelle regioni somale e oromo del paese, aiutandole ad avere un accesso più efficace a mezzi di sussistenza sostenibili, ad avviare attività imprenditoriali e a garantire che le comunità locali – tramite campagne di sensibilizzazione – siano sempre più aperte nei confronti delle donne impegnate nel mondo del lavoro così come nei confronti delle attività di business a conduzione femminile.

“Questi finanziamenti disposti dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale”, afferma Federico Soda, direttore dell’Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell’OIM, “dimostrano l’intenzione del Governo italiano nel volersi impegnare nei principali paesi di transito dei migranti tramite iniziative volte a migliorare le condizioni di vita dei più vulnerabili e fornendo loro alternative alla migrazione irregolare, un’opzione che si dimostra sempre più rischiosa se non letale. In tale quadro, detti finanziamenti rispondono in modo puntale alle criticità attualmente riscontrate lungo le rotte migratorie”.