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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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OIM e UNHCR chiedono una soluzione urgente allo stallo della Diciotti
23 agosto 2018 - L'UNHCR, l'Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati e l'OIM, l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni esortano il governo italiano a consentire ai rifugiati e migranti salvati a bordo della nave costiera italiana Diciotti a sbarcare.
Alcune persone vulnerabili - tra cui 17 persone bisognose di assistenza medica e 27 minori non accompagnati - hanno già avuto il permesso di lasciare la nave per motivi umanitari. 150 passeggeri - tutti adulti - restano attualmente a bordo della Diciotti, attraccata nel porto siciliano di Catania dal 20 agosto.
"Accogliamo con favore gli sforzi compiuti dalla Guardia Costiera italiana nel salvare la vita di questi uomini, donne e bambini, ma è necessaria una soluzione urgente per quest’impasse", ha dichiarato Roland Schilling, Vice Rappresentante regionale dell'UNHCR a Roma. "Molti tra coloro che sono a bordo potrebbero aver bisogno di protezione internazionale e hanno già affrontato esperienze incredibilmente traumatiche".
Pur accogliendo con favore la decisione dell'Italia di consentire lo sbarco ad alcune delle persone più vulnerabili, resta fondamentale consentire a tutti coloro che rimangono sulla nave di sbarcare in quanto i loro bisogni umanitari non possono essere pienamente soddisfatti a bordo.
"I migranti che arrivano dalla Libia sono spesso vittime di violenze, abusi e torture, le loro vulnerabilità dovrebbero essere tempestivamente e adeguatamente identificate e affrontate" ha aggiunto Federico Soda, Direttore dell'Ufficio di Coordinamento per il Mediterraneo dell'OIM e Capo di Missione per l'Italia e Malta.
Mentre il numero di persone che arrivano in Europa via mare è diminuito drasticamente, più di 1.500 persone sono morte nel Mar Mediterraneo solo quest'anno. Senza meccanismi di sbarco tempestivi e prevedibili insieme a forti dimostrazioni di solidarietà per le persone soccorse, potrebbero esserci dei ritardi nel rispondere alle richieste di soccorso - mettendo potenzialmente a repentaglio la sacralità del principio del salvataggio in mare. La solidarietà, il sostegno e la collaborazione europei sono diventati più importanti che mai.
Negli ultimi mesi, l'UNHCR e l'OIM hanno chiesto un accordo regionale per il salvataggio e lo sbarco delle persone in difficoltà nel Mar Mediterraneo.
Per ulteriori informazioni
OIM: Flavio Di Giacomo Portavoce – Tel: +39 06 44 186 207 / 221 Email: fdigiacomo@iom.int
UNHCR: Barbara Molinario Public Information Associate – Tel: +393385462932