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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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OIM e UNHCR esortano i leader europei ad adottare misure in grado di porre un termine alle morti di migranti nel Mediterraneo
Bruxelles 17 ottobre - In vista dell’incontro di questa settimana dei Capi di stato e di governo dell’Unione Europea, l’UNHCR, l’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati, e l’OIM, l’Agenzia delle Nazioni Unite per le Migrazioni, lanciano un appello congiunto ai leader europei affinché adottino misure urgenti per far fronte alla situazione delle morti nel Mar Mediterraneo, che quest’anno hanno raggiunto un tasso record.
I leader delle due organizzazioni richiamano l’attenzione sul fatto che in alcuni Paesi il dibattito politico su rifugiati e migranti, in particolare coloro che arrivano via mare, ha raggiunto livelli di tensione pericolosamente alti, nonostante gli arrivi in Europa siano diminuiti. Lo scontro politico alimenta timori inutili, rendendo più difficile la collaborazione tra i Paesi e impedendo di compiere progressi nella ricerca di soluzioni.
“L’attuale tenore del dibattito politico – che ci dipinge un’Europa sotto assedio – non è solo inutile, ma completamente estraneo alla realtà”, ha dichiarato Filippo Grandi, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. “Nonostante un calo degli arrivi, i tassi di mortalità sono in aumento. Non possiamo dimenticare che stiamo parlando di vite umane. Va bene il dibattito, ma i rifugiati e migranti non devono diventare il capro espiatorio per fini politici”.
“I pericolosi flussi migratori illegali non sono nell’interesse di nessuno. Insieme dobbiamo investire di più per promuovere una migrazione regolare, potenziare la mobilità e l’integrazione per favorire la crescita e lo sviluppo a vantaggio delle due sponde del Mediterraneo”, ha dichiarato Antonio Vitorino, Direttore Generale dell’OIM.
Dall’inizio dell’anno i decessi sono stati oltre 1.700: questo significa che il tasso di morti e dispersi durante le traversate nel Mar Mediterraneo è drasticamente aumentato. Solo nel mese di settembre, una persona su otto è morta o scomparsa nel tentativo di raggiungere l’Europa attraverso il Mediterraneo centrale, in gran parte a causa di una riduzione nella capacità di ricerca e soccorso.
Oltre alla necessità di migliorare la capacità di ricerca e soccorso, l’UNHCR e l’OIM hanno proposto un accordo regionale attuabile che renderebbe le operazioni di sbarco e accoglienza prevedibili e rapide.
L’UNHCR e l’OIM sollecitano i leader europei a orientare le discussioni di questa settimana sulle soluzioni pratiche che vanno adottate con estrema urgenza e sulla necessità di garantire che le responsabilità siano debitamente condivise tra gli Stati europei. Allo stesso tempo, accogliamo con favore i progressi compiuti finora da alcuni Stati membri dell’UE per arrivare a una condivisione delle responsabilità nell’attuare soluzioni per la ricerca, il salvataggio e le operazioni successive allo sbarco di rifugiati e migranti.
L’UNHCR e l’IOM rammentano inoltre ai leader europei di rimanere concentrati sull’attuazione delle priorità già concordate in precedenza nella Dichiarazione politica e nel Piano d’azione di La Valletta, in cui gli Stati esprimevano profonda solidarietà nell’affrontare le cause primarie alla base dei flussi migratori forzati e irregolari, sostenendo al tempo stesso i Paesi che accolgono un gran numero di rifugiati e migranti.
È inoltre necessario un sostegno maggiore e più efficace da parte dei leader dell’UE per lo sviluppo di soluzioni strutturali a lungo termine che possano migliorare le condizioni nei Paesi di origine e di transito, affinché le persone abbiano la possibilità di condurre una vita dignitosa.
Per ulteriori informazioni:
A Bruxelles:
Melissa Julian, Ufficio Regionale OIM per l'Unione Europea - mjulian@iom.int, +32 2 287 71 33/ +32 473 28 11 65
Maeve Patterson, UNHCR – patterso@unhcr.org, +32 470 99 54 35
A Ginevra:
Charlie Yaxley, UNHCR – yaxley@unhcr.org, +41 79 580 8702
A Roma
Flavio Di Giacomo, Portavoce, OIM - fdigiacomo@iom.int, +39 06 44 186 221/207