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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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- PRESENTAZIONE DATI FONDAZIONE MORESSA
32MILA STRANIERI HANNO LASCIATO L’ITALIA NEL 2011: 87 MILIONI DI EURO IN MENO DI ENTRATE IRPEF
24 ottobre 2013 - Presentati i dati del “Rapporto sull’Economia dell’Immigrazione 2013”,pubblicato dalla Fondazione Moressa e patrocinato
dall’OIM Roma. In Italia, si contano 2,3 milioni di lavoratori immigrati che corrispondono al 10,1% degli occupati, contribuiscono per oltre il 12% al PIL, rappresentando l’8,3% dei contribuenti totali. In sede di dichiarazione dei redditi notificano al fisco 43,6 miliardi di Euro e pagano di Irpef 6,5 miliardi di Euro.
32MILA STRANIERI HANNO LASCIATO L’ITALIA NEL 2011: 87 MILIONI DI EURO
IN MENO DI ENTRATE IRPEF
Presentati a Milano i dati del “Rapporto sull’Economia dell’Immigrazione 2013”,
pubblicato dalla Fondazione Moressa e patrocinato dall’OIM Roma
24 ottobre 2013 – In Italia si contano 2,3 milioni di lavoratori immigrati che corrispondono al 10,1% degli occupati, contribuiscono per oltre il 12% al PIL, rappresentando l’8,3% dei contribuenti totali. In sede di dichiarazione dei redditi notificano al fisco 43,6 miliardi di Euro e pagano di Irpef 6,5 miliardi di Euro. Il loro tasso di disoccupazione (14,1%) ha avuto dal 2008 al 2011 un incremento di circa il 5,6 punti percentuali.
Queste sono alcuni dei dati contenuti nel “Rapporto sull'economia dell'immigrazione in Italia 2013”, realizzato dalla Fondazione Leone Moressa con il patrocino dell’OIM Roma e dedicato quest’anno al tema “Tra percorsi migratori e comportamento economico”
Queste sono alcuni dei dati contenuti nel “Rapporto sull'economia dell'immigrazione in Italia 2013”, realizzato dalla Fondazione Leone Moressa con il patrocino dell’OIM Roma e dedicato quest’anno al tema “Tra percorsi migratori e comportamento economico”
“Abbiamo per la terza volta deciso di offrire il nostro patrocinio e il nostro supporto al Rapporto della Fondazione Moressa", afferma José Angel Oropeza, Direttore dell'Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo, "in quanto siamo convinti che la raccolta di dati statistici sia alla base di ogni azione strategica e politica volta a gestire la migrazione in modo corretto. Il ruolo dei migranti nell'economia italiana è fondamentale, ma si tratta di un contributo che purtroppo non sempre riceve un adeguato riconoscimento: è una realtà frequentemente trascurata dai mezzi di informazione, e di conseguenza spesso anche ignorata da parte dell’opinione pubblica. Il Rapporto ha appunto il merito di dare risalto a questa realtà, in modo scientifico e approfondito. Un lavoro utile e necessario per tutti coloro che si occupano del tema.”
Il rapporto è stato presentato qualche giorno fa presso l’Università degli studi di Milano. All’incontro, presentato dalla dott.ssa Valeria Benvenuti della Fondazione Moressa e moderato da Francesca Padula del “Il Sole 24 Ore”, ha preso parte anche Cécile Kyenge, Ministro per l’Integrazione, Natale Forlani, Direttore Generale dell’Immigrazione del Ministero del Lavoro, Stefano Solari Direttore scientifico della Fondazione Leone Moressa e Professore di Economia Politica all’Università di Padova, Basilio Toth, della Direzione Generale per la Mondializzazione del Ministero degli Affari Esteri del Ministero per gli Affari Esteri, Paolo Petracca, Presidente delle Acli Milano, Andrea Stuppini, Rappresentante delle Regioni nel Comitato tecnico nazionale sull’immigrazione, Maddalena Colombo,delll’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e, per l’OIM Roma, l’esperto di Migrazione e Lavoro Ugo Melchionda.
Dalla discussione è emerso che come le casse dello Stato siano state private di 87 milioni di Euro di Irpef a seguito dell’allontanamento di 32mila stranieri che nel 2011 hanno deciso di lasciare il nostro Paese.
Tra le analisi del rapporto quella riguardanti i più recenti effetti in Italia della crisi economica, che sta lentamente modificando gli equilibri tra occupazione italiana e straniera, con gli italiani sempre più progressivamente disposti a ricercare impieghi che da tempo sono di esclusivo appannaggio dei migranti. In particolare nell’ultimo anno si osserva una maggior afflusso di italiani tra gli operai addetti alla pulizia degli edifici, tra il personale non qualificato nelle miniere e nelle cave, tra i conduttori di impianti per la fabbricazione della carta, tra i venditori ambulanti, tra i vasai e soffiatori e tra il personale non qualificato addetto alla cura degli animali.
Cliccare qui per scaricare la presentazione del rapporto.