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- RICONGIUNTI IN SICILIA I SEI BAMBINI SIRIANI E I LORO GENITORI

SI SONO RICONGIUNTI OGGI IN SICILIA I SEI BAMBINI SIRIANI E I LORO GENITORI SOPRAVVISSUTI AL NAUFRAGIO DELLO SCORSO 11 OTTOBRE

operatorioim.jpg6 novembre 2013 - Si sono ricongiunti oggi pomeriggio in Sicilia, alla presenza degli operatori dell’OIM, dell’UNHCR e di Save the Children, i sei bambini siriani ospitati presso una comunità per minori a Menfi (AG) e i loro genitori che erano stati condotti invece a Malta, salvati dal naufragio dello scorso 11 ottobre, quando un’imbarcazione con 400 migranti a bordo affondò a circa 70 miglia dall’isola di Lampedusa.

 

SI SONO RICONGIUNTI OGGI IN SICILIA I SEI BAMBINI SIRIANI E I LORO GENITORI SOPRAVVISSUTI AL NAUFRAGIO DELLO SCORSO 11 OTTOBRE

   I bambini erano stati soccorsi e portati  in Italia senza i genitori,
in seguito rintracciati a Malta.
Il ricongiungimento è stato reso possibile anche grazie
all’esame del DNA effettuato dall’OIM

 
 
6 novembre 2013 –  Si sono ricongiunti oggi pomeriggio in Sicilia i sei bambini siriani ospitati presso una comunità per minori a Menfi (AG) e i loro genitori che erano stati condotti invece a Malta, salvati dal naufragio dello scorso 11 ottobre, quando un’imbarcazione con 400 migranti a bordo affondò a circa 70 miglia dall’isola di Lampedusa

La separazione dei gruppi familiari – in tutto quattro -  aveva avuto inizio proprio durante il salvataggio in alto mare: nel corso delle operazioni, effettuate congiuntamente dalle autorità italiane e maltesi, i bambini (tra cui 3 fratelli) e i genitori erano stati infatti soccorsi separatamente e trasferiti gli uni a Malta e gli altri in Italia.

operatorioim.jpgI dati e le fotografie dei sei piccoli – immediatamente seguiti dagli operatori dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) sin dal momento del loro sbarco in Italia - sono stati utilizzati dal personale dell’UNCHR a Malta, che ha individuato i genitori dei bambini in un centro di accoglienza dell’isola e li ha informati del rintraccio dei loro figli in Italia. Si sono messe in moto a quel punto le procedure volte a effettuare il ricongiugimento dei gruppi familiari coinvolti.

“In seguito alla richiesta pervenuta dal Magistrato del Tribunale dei Minori di Palermo,”  racconta José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo, “l'OIM ha avviato la procedura di analisi del DNA per accertare la parentela tra i bambini e i genitori. Si tratta di una procedura che, in casi delicati come questo, può da una parte fornire la certezza del legame parentale e dall’altra velocizzare il rilascio della documentazione necessaria al ricongiungimento familiare.”

Gli operatori dell’OIM in Italia e a Malta hanno effettuato il test - consistente in un semplice prelievo di saliva - la scorsa settimana. L’esame dei campioni ha dato esito positivo e i bambini si sono potuti ricongiungere proprio oggi pomeriggio con i genitori, alla presenza degli operatori dell’OIM, dell’UNHCR e di Save the Children. Le famiglie saranno ora accolte in strutture della provincia di Agrigento e accederanno alla procedura d’asilo in Italia.

“L’intera procedura,” conclude Oropeza, “è stata resa possibile grazie alla collaborazione delle organizzazioni coinvolte, delle autorità italiane e maltesi e delle ambasciate dei due paesi. Si è trattato di una operazione dall’importante valore umanitario: ci auguriamo che tale fruttuosa collaborazione possa continuare anche in futuro al fine di fornire il massimo supporto a tutti i migranti vulnerabili che giungono in Europa via mare.”

                                                                                                                  

Per informazioni:

Flavio Di Giacomo, OIM ROMA - Tel: +39 06  44 186 207 - fdigiacomo@iom.int