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10 luglio 2009

Comunicato Stampa
G8 e rimesse, OIM: proposta importante, ma occorre favorire i canali di trasferimento regolari

Roma 10 luglio 2009

OIM: il taglio dei costi delle rimesse auspicato dal G8 è una proposta importante, ma occorre favorire i canali regolari di trasferimento di denaro

“La nuova legge sulla sicurezza può mettere a rischio la trasparenza dell’invio di rimesse dei migranti nei paesi di origine”


 
Il taglio del 50 per cento del costo delle rimesse auspicato oggi nel corso dell’ultima giornata del G8 è una proposta che può portare beneficio ai migranti e che può dare un contributo allo sviluppo dei loro paesi di origine.

E’ quanto afferma l’OIM Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, che da anni realizza progetti volti a favorire un utilizzo mirato ed efficace delle rimesse dei migranti.

“L’idea promossa dal Governo italiano e adottata nel documento finale del  G8 - in cui si annunciano misure volte a migliorare la trasparenza e la concorrenza tra gli intermediari al fine di dimezzare in 5 anni i costi di transazione dei trasferimenti di denaro dei migranti -  valorizza in modo efficace il ruolo delle rimesse, la cui importanza è andata crescendo nel corso degli anni”, afferma Peter Schatzer, Capo Missione dell’OIM in Italia. 

“Solo nel 2008, a livello mondiale, le rimesse inviate dai migranti nei paesi in via di sviluppo hanno raggiunto i 283 miliardi di dollari, una somma superiore a quella disponibile tramite l’aiuto pubblico allo sviluppo o gli investimenti esteri diretti. Anche se queste somme potranno prossimamente ridursi  a causa della crisi economica che colpisce molti di quei migranti che svolgono lavori precari, le rimesse rappresentano una fonte di finanziamento importante per le famiglie e per le società dei paesi d’origine e possono anche aiutare a ridurre le pressioni migratorie.”

“Allo stesso tempo però”, continua Schatzer, “non possiamo non esprimere preoccupazione per le possibili conseguenze di quanto stabilito sull’argomento dal disegno di legge sulla sicurezza recentemente approvato dal Senato italiano.”

“La nuova norma”, spiega il Capo Missione OIM, “prevede l’obbligo di presentare il permesso di soggiorno per poter effettuare trasferimenti di denaro all’estero e rischia di rendere più difficile l’invio di rimesse nei paesi di origine per tutti quei migranti che sono irregolari ma che comunque lavorano in Italia.”

“Si rischia di favorire così”, sottolinea Schatzer, “la creazione di canali di trasferimento, difficilmente controllabili, a rischio di frode e talvolta anche illegali. Esattamente il contrario di quanto auspicato da quei governi che per motivi di sicurezza, all’indomani dell’11 settembre, hanno sempre cercato di scoraggiare l’invio di denaro in nero per evitare finanziamenti illeciti.”

Proprio per favorire la trasparenza delle rimesse l’OIM - in collaborazione con il CESPI (Centro Studi di Politica Internazionale) e con il finanziamento del Ministero degli Esteri -  lancerà a breve un sito web che darà la possibilità di effettuare una comparazione dei costi e delle condizioni di invio delle rimesse informando sui prodotti finanziari disponibili e stimolando gli operatori del mercato a migliorare l’offerta.

 

Per informazioni: Ufficio Stampa OIM Tel.:  +39 06 44 186 207  e-mail: fdigiacomo@iom.int