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18 marzo 2011

OIM E UNHCR: NECESSARIO SOSTEGNO URGENTE ALLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE UMANITARIA
bangladeshi-repatriation-egypt-01.jpg18 marzo 2011 OIM
e UNHCR lanciano un appello ai Governi donatori al fine ottenere un
ulteriore supporto
economico e logistico per la seconda fase delle
evacuazioni. L’OIM stima che in Libia siano ancora presenti più di un
milione di migranti lavoratori
, molti dei quali provenienti dall’Africa
sub-sahariana.

"E’ una delle evacuazioni più massicce nella storia” ha
dichiarato il Direttore Generale dell’OIM,
William Lacy Swing.

 
 
COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO OIM-UNHCR
 

NECESSARIO SOSTEGNO URGENTE ALLE OPERAZIONI DI EVACUAZIONE UMANITARIA

Ginevra 18 marzo 2011 - Grazie ad un’operazione umanitaria di evacuazione congiunta, messa in atto dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) e dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) con il sostegno di un gran numero di paesi, sono stati evacuati più di 50.000 migranti bloccati nei campi in Egitto e Tunisia. Altre decine di migliaia sono stati rimpatriati con aerei e navi messi a disposizione dai propri governi.

“E’ una delle evacuazioni più massicce nella storia” ha dichiarato il Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing.

Le due organizzazioni lanciano un appello ai Governi donatori al fine ottenere un ulteriore supporto economico e logistico per la seconda fase delle evacuazioni. L’OIM stima che in Libia siano ancora presenti più di un milione di migranti lavoratori, molti dei quali provenienti dall’Africa sub-sahariana.

bangladeshi-repatriation-egypt-01.jpgAll’apice dell’esodo, oltre 17.000 persone fuggite dalla Libia sono confluite nel campo gestito dall’UNHCR alla frontiera con la Tunisia. Molti di loro hanno atteso assistenza per poter ritornare nei loro paesi d’origine. Ad oggi soltanto 6.500 persone rimangono bloccate in Tunisia, 2.500 in Egitto e 1.500 in Algeria e Niger. La maggior parte sarà evacuata questo weekend con voli organizzati da UNHCR e OIM al fine di rendere la situazione più facile da gestire alla frontiera dove continuano ad arrivare gruppi di persone in fuga dalla Libia.

OIM e UNHCR prevedono che ogni giorno continueranno ad attraversare la frontiera tra 1.500 e  2.500 persone che hanno necessità di lasciare la Libia. Le due organizzazioni chiedono ai governi di mettere urgentemente a disposizione le risorse necessarie a garantire il proseguimento delle operazioni di evacuazione. “I generosi contributi finanziari e in natura ottenuti fino ad ora ci hanno permesso di evacuare in sicurezza più di 50.000 migranti che volevano disperatamente tornare a casa dalle loro famiglie. Ma ci sono ancora migliaia di persone bisognose d’aiuto.” afferma il Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing.

“Siamo grati alla Tunisia, l’Egitto, l’Algeria ed il Niger per aver offerto rifugio a migliaia di civili bisognosi di assistenza in fuga dalla Libia” ha dichiarato António Guterres, Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati: “Grazie al notevole aiuto dei governi siamo riusciti a gestire il massiccio ed improvviso spostamento di decine di migliaia di persone. Ma di questa crisi umanitaria non si intravede la fine.”

Nelle ultime settimane hanno lasciato la Libia circa 300.000 persone. Con il proseguire degli scontri in Libia, UNHCR e OIM sono pronte ad assistere nuovi gruppi in arrivo per trasportarli nei rispettivi paesi d’origine. Nel frattempo l’UNHCR si sta impegnando nel trovare una soluzione per un crescente numero di persone che provengono da situazioni di guerra e persecuzione e che non hanno la possibilità di essere rimpatriati.

Per ulteriori informazioni:

Flavio Di Giacomo, OIM Roma, Tel. +39 06 44 186 207 – email: fdigiacomo@iom.int
Jean-Philippe Chauzy, +41 79 285 43 66 - +41 22 717 93 61 – email: pchauzy@iom.int
Jemini Pandya, +41792173374 - +41227179486 – email: jpandya@iom.int