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8 febbraio 2011

IL DIRETTORE GENERALE DELL'OIM, WILLIAM L. SWING, A NAPOLI PER LA "CONFERENZA EURO AFRICANA 2011" 

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 8 febbraio 2011 - Di fronte al fenomeno della migrazione, i governi europei possono scegliere se adottare una politica  di chiusura, per mantenere lo status quo, o invece una politica di apertura, riconoscendo  il ruolo delle migrazioni come parte integrante dell’economia mondiale e i migranti come componenti essenziali per la piena ripresa dalla crisi economica.
Questo è quanto affermato ieri a Napoli dal Direttore Generale dell’OIM, William Lacy Swing, nel corso della seconda giornata della Conferenza Euro Africana 2011.

Napoli, 8 febbraio 2011
 
 
IL DIRETTORE GENERALE DELL'OIM, WILLIAM L. SWING, A NAPOLI PER LA "CONFERANZA EURO AFRICANA 2011"

 

8 febbraio 2011- Di fronte al fenomeno della migrazione, i governi europei possono scegliere se adottare una politica  di chiusura, per mantenere lo status quo e tentare di fermare il fenomeno migratorio, o invece una  politica di apertura, riconoscendo  il ruolo delle migrazioni come parte integrante dell’economia mondiale e i migranti come componenti essenziali per la piena ripresa dalla crisi economica contemporanea.

Questo è quanto affermato ieri a Napoli dal Direttore Generale dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, William Lacy Swing, nel corso della seconda giornata della Conferenza Euro Africana 2011, un evento promosso dal Ministero dell’Interno e dalla Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere.

“Al mondo vi sono circa un miliardo di migranti”, ha spiegato Swing “214 milioni di  migranti internazionali e 740 milioni di migranti interni. Di fatto, una persona su sette è un migrante.In un contesto cosi complesso, i costi umani e sociali della migrazione irregolare sono sempre più alti, e sia l’Europa sia l’Africa devono  prendersi la responsabilità di reagire all’operato delle organizzazioni criminali che prosperano sfruttando il desiderio di uomini e donne di migliorare le proprie condizioni di vita”

“L’OIM”, ha continuato Swing “è profondamente preoccupata dal livello di sfruttamento che caratterizza il traffico di esseri umani. I più elementari diritti umani sono spesso violati, e non di rado donne e  bambini diventano vittime di abusi sessuali o di  sfruttamento lavorativo.”

“La scelta vincente consiste nell’attuare politiche di apertura e trovare soluzioni eque, capaci di conciliare il desiderio di quanti vogliono migrare con la sovranità nazionale degli Stati in tema di mobilità umana. Al contempo occorre anche aiutare i governi africani a gestire il fenomeno migratorio e sostenere politiche di sviluppo a livello locale”.

La Conferenza, che si concluderà oggi, ha ospitato oltre 350 rappresentanti dei Paesi africani ed europei e ha visto, tra gli altri, la partecipazione del Ministro dell’Interno Roberto Maroni, del Delegato dell'UNCHR in Italia Laurence Jolles, del rappresentante della Commissione europea Francesco Lucani, del direttore di Europol Rob Wainwright, del vice presidente di Eurojust Michèle Coninsx.



Per ulteriori Informazioni :

Ufficio Stampa OIM: Flavio Di Giacomo  - Tel: +39 06 44 186 207, fdigiacomo@iom.int