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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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8 settembre
L'OIM AIUTA LA DIASPORA A SOSTENERE GLI SFOLLATI SOMALI
8 settembre 2011 - Sostenere i somali in fuga a causa della guerra civile tramite progetti di cosviluppo volti a migliorare le loro condizioni di vita e stimolare iniziative transazionali. Questo l’obiettivo di una serie di iniziative promosse e avviate da 9 associazioni della diaspora somala in Italia nell’ambito del progetto MIDA Somalia dell'OIM.
L'OIM AIUTA LA DIASPORA A SOSTENERE GLI SFOLLATI SOMALI
8 settembre 2011- Sostenere i somali in fuga a causa della guerra civile tramite progetti di cosviluppo volti a migliorare le loro condizioni di vita e stimolare iniziative transazionali.
Questo l’obiettivo di una serie di iniziative promosse e avviate da 9 associazioni della diaspora somala in Italia nell’ambito del progetto MIDA Somalia dell’OIM.
I progetti sono stati realizzati in Somaliland nei campi di Burao, Berbera e Borama e Hargeisa.
“Si tratta della prima volta che l’OIM, tramite associazioni di donne somale in Italia, realizza attività direttamente nel Somaliland”, afferma José Angel Oropeza, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento dell’OIM per il Mediterraneo.“ I progetti realizzati fanno leva su una prospettiva di genere e intendono dare un contributo allo sviluppo di un paese caratterizzato da tanti interventi emergenziali ma da ben poche iniziative strutturali, che siano quindi in grado di guardare al medio e lungo termine”.
L’OIM, con il programma MIDA Somalia – concluso a dicembre 2010 e realizzato con il sostegno del Ministero degli Esteri e l’ausilio del Comitato internazionale per lo Sviluppo dei Popoli (CISP) e del Centro Studi di Politica Internazionale (CeSPI) – ha inteso valorizzare il ruolo delle associazioni della diaspora somala in Italia nel sostenere il paese di origine tramite il rafforzamento delle loro capacità in ambito progettuale e organizzativo, lo sviluppo di meccanismi di di solidarietà transnazionale e il supporto alla costituzione della rete associativa nazionale Wadajir, che ha permesso una migliore coesione della diaspora somala in Italia.
Tramite la realizzazione di attività di formazione, progettazione, creazione di network e supporto logistico locale, l’OIM ha ideato e sostenuto, insieme alle associazioni di migranti, progetti che potessero sostenere le popolazioni somale nel paese di origine.
I progetti, tra le varie iniziative, hanno dato sostegno alle piccole attività imprenditoriali promosse dalle donne attraverso una linea di microcredito, promosso l’accesso all’educazione di base per almeno 60 bambine/i, permesso la creazione di un centro polifunzionale per la formazione professionale delle donne, favorito la crescita dell’imprenditorialità femminile attaverso la creazione di un centro di formazione e di impiego nel settore dell’artigianato, rafforzato i servizi sanitari in ambito ginecologico e di salute materno-infantile attraverso attività di formazione e fornitura di materiale sanitario.
A testimonianza del gradimento e del buon andamento delle attività “in loco”: una lettera di ringraziamento e congratulazioni da parte del Ministro della Sanità del Somaliland, Hussein M. Mohamed ricevuta ieri.
Questa iniziativa è nata dalla convinzione che i migranti possono essere agenti di sviluppo anche in situazioni particolarmente difficili e disagiate”, spiega Tana Anglana, Poject Manager dell’OIM. “In questo caso le evidenti difficoltà oggettive - legate in particolare alla sicurezza – potevano rappresentare un ostacolo quasi insormontabile. Invece le associazioni sono riuscite a realizzare progetti di successo, soggetti ad un controllo sociale diretto, che stanno avendo un impatto importante nelle comunità dove intervengono e che, con il loro esempio, stanno mostrando come anche la diaspora possa contribuire ad un processo di riabilitazione per un futuro migliore in Somalia”.
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