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Contrasto allo sfruttamento lavorativo: OIM e INL avviano il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.”

Roma 5 dicembre – Da giovedi 1 dicembre e per i prossimi due anni sarà operativo il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E”, che vede l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) nuovamente impegnati a realizzare azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo e attività di tutela delle vittime.
 
Il progetto rappresenta il proseguimento di un rapporto di cooperazione, quello tra INL e OIM, già avviato con i progetti “Alt Caporalato!” e “Su.pr.eme” che, negli ultimi tre anni, hanno contribuito a sottrarre quasi 5.000 lavoratori, in larga parte migranti,  da forme anche gravi di sfruttamento, ponendosi quale “buona pratica” a livello comunitario.
Le attività realizzate hanno fatto leva su un modello operativo multi-agenzia in cui competenze e diverse capacità tecniche si sono integrate per rendere più efficaci la lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, anche favorendo il rapporto di fiducia dei lavoratori  nei confronti degli organi dello Stato, i quali a loro volta hanno assicurato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di oltre 1.100  c.d. caporali e agevolato la presa in carico e, ove necessario, la protezione dei lavoratori sfruttati.
 
Il nuovo progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in particolare  prevede: 
 
-        l’attivazione di task-force composte da ispettori e mediatori culturali specializzati per realizzare verifiche ispettive mirate in contesti a maggior rischio di sfruttamento e garantire l’ identificazione precoce delle vittime anche al fine di assicurare un tempestivo raccordo con i sistemi di protezione; 
 
-        l’attivazione di sportelli di ascolto e informazione multilingua presso Ispettorati Territoriali del Lavoro selezionati, supportati da mediatori culturali, dedicati alla ricezione – in modalità protetta e riservata – delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo;
 
-       attività di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all’instaurazione del rapporto di lavoro, sui rischi legati allo sfruttamento lavorativo e sui meccanismi di protezione per le vittime;
 
-       iniziative di aggiornamento professionale e scambio di esperienze per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro e del terzo settore per diffondere nei diversi contesti territoriali le buone prassi sviluppate nel corso delle attività progettuali, promuovendo la condivisione delle informazioni e favorendo l’efficacia e l’uniformità degli interventi.

Il progetto ha una durata di 2 anni, si estende a tu.tti i settori economici e sarà attivo su tutto il territorio nazionale, agevolando il raccordo con i modelli operativi che si andranno a delineare anche alla luce dalle  “Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura”

 

Per informazioni:

OIM: Flavio Di Giacomo, Portavoce, e-mail: fdigiacomo@iom.int  tel. 347 089 89 96