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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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Contrasto allo sfruttamento lavorativo: OIM e INL avviano il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E.”
Roma 5 dicembre – Da giovedi 1 dicembre e per i prossimi due anni sarà operativo il progetto “A.L.T. Caporalato D.U.E”, che vede l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) e l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) nuovamente impegnati a realizzare azioni di contrasto allo sfruttamento lavorativo e attività di tutela delle vittime.
Il progetto rappresenta il proseguimento di un rapporto di cooperazione, quello tra INL e OIM, già avviato con i progetti “Alt Caporalato!” e “Su.pr.eme” che, negli ultimi tre anni, hanno contribuito a sottrarre quasi 5.000 lavoratori, in larga parte migranti, da forme anche gravi di sfruttamento, ponendosi quale “buona pratica” a livello comunitario.
Le attività realizzate hanno fatto leva su un modello operativo multi-agenzia in cui competenze e diverse capacità tecniche si sono integrate per rendere più efficaci la lotta al caporalato e allo sfruttamento del lavoro, anche favorendo il rapporto di fiducia dei lavoratori nei confronti degli organi dello Stato, i quali a loro volta hanno assicurato la denuncia all’Autorità Giudiziaria di oltre 1.100 c.d. caporali e agevolato la presa in carico e, ove necessario, la protezione dei lavoratori sfruttati.
Il nuovo progetto, finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, in particolare prevede:
- l’attivazione di task-force composte da ispettori e mediatori culturali specializzati per realizzare verifiche ispettive mirate in contesti a maggior rischio di sfruttamento e garantire l’ identificazione precoce delle vittime anche al fine di assicurare un tempestivo raccordo con i sistemi di protezione;
- l’attivazione di sportelli di ascolto e informazione multilingua presso Ispettorati Territoriali del Lavoro selezionati, supportati da mediatori culturali, dedicati alla ricezione – in modalità protetta e riservata – delle denunce di irregolarità e sfruttamento lavorativo;
- attività di sensibilizzazione dei lavoratori migranti sui diritti e doveri conseguenti all’instaurazione del rapporto di lavoro, sui rischi legati allo sfruttamento lavorativo e sui meccanismi di protezione per le vittime;
- iniziative di aggiornamento professionale e scambio di esperienze per il personale ispettivo e gli operatori del mercato del lavoro e del terzo settore per diffondere nei diversi contesti territoriali le buone prassi sviluppate nel corso delle attività progettuali, promuovendo la condivisione delle informazioni e favorendo l’efficacia e l’uniformità degli interventi.
Il progetto ha una durata di 2 anni, si estende a tu.tti i settori economici e sarà attivo su tutto il territorio nazionale, agevolando il raccordo con i modelli operativi che si andranno a delineare anche alla luce dalle “Linee-Guida nazionali in materia di identificazione, protezione e assistenza alle vittime di sfruttamento lavorativo in agricoltura”
Per informazioni:
OIM: Flavio Di Giacomo, Portavoce, e-mail: fdigiacomo@iom.int tel. 347 089 89 96