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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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Giornata Internazionale del Migrante 2021: "Valorizziamo il potenziale della mobilità umana"
Ginevra - La Giornata Internazionale del Migrante quest'anno cade quasi esattamente 70 anni dopo la conferenza di Bruxelles del 1951 nel corso della quale fu fondata dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni. In questi sette decenni abbiamo fornito assistenza a milioni di migranti in tutto il mondo e abbiamo lavorato instancabilmente con i nostri stati membri per assicurare che la migrazione venga gestita in modo sicuro, ordinato e dignitoso. In questi anni l’'Organizzazione si è evoluta e allo stesso tempo si sono evolute anche le dinamiche della mobilità umana.
La pandemia, che già ha causato chiusure di confini, ha separato famiglie e provocato instabilità economica, ha generato anche una nuova ondata di sentimenti anti-migratori e ha portato a una crescente strumentalizzazione dei migranti, che sono diventati strumenti per la realizzazione di strategie politiche.
Questo è inaccettabile. Così come lo è la relativa impunità con cui trafficanti senza scrupoli operano lungo le rotte migratorie in tutto il mondo. Lo stato di diritto deve essere osservato e devono essere intraprese azioni per combattere coloro che sfruttano i più vulnerabili.
La risposta al COVID-19 ha sottolineato con forza l'importanza dei lavoratori migranti nel mantenere tutti noi al sicuro.
L'impatto sociale ed economico positivo nei paesi in cui risiedono - e i 540 miliardi di dollari di rimesse inviati l'anno scorso a comunità dei paesi a basso e medio reddito - sono una testimonianza del loro impegno sul lavoro, del loro spirito di impresa e del senso di comunità di cui tutti noi beneficiamo.
Tuttavia, per realizzare il pieno potenziale della mobilità umana, devono accadere due cose. I governi devono passare dalle parole ai fatti e includere i migranti - indipendentemente dal loro status legale - nei loro piani di ripresa economica e sociale, e noi tutti dobbiamo rinnovare il nostro impegno a rafforzare i canali legali di migrazione, misura in grado di tutelare sia le sovranità nazionali sia i diritti umani delle persone in movimento.
Al fine di poter avere un approccio globale occorre lasciare da parte posizioni di difesa di cui spesso diventano vittime coloro che intraprendono viaggi migratori. E’ quindi necessario fare uno sforzo collettivo immediato e impegnarsi a creare politiche che massimizzino il potenziale che la migrazione può essere in grado di offrire a tutti, assicurando al contempo la protezione dei diritti umani fondamentali dei migranti.
L’ “International Migration Review Forum” che si terrà a maggio sarà un’opportunità per fare il punto della situazione sull'attuazione del "Global Compact per una migrazione sicura, ordinata e regolare", che fornisce un quadro strutturale per affrontare le sfide relative alla migrazione, rafforzando al contempo il contributo dei migranti e della migrazione allo sviluppo umano.
Insieme possiamo realizzare il pieno potenziale della mobilità umana.
Antonio Vitorino
Direttore Generale dell'OIM