In occasione della Giornata del migrante vorrei che tutti noi riflettessimo su cosa significhi veramente essere un migrante. 
I migranti sono stati fondamentali per lo sviluppo e il progresso e hanno arricchito le comunità e le società fin dalla notte dei tempi e sono le stesse persone che troppo spesso hanno sofferto, sono state bloccate, abusate, sfruttate e discriminate.

Chi di noi non ha mai sognato un lavoro migliore o di viaggiare e cercare nuove opportunità? 
Di conoscere culture diverse e di condividere la propria?
Chi non si è mai sentito in pericolo o ha sentito di voler proteggere la propria famiglia e cercare di garantire il loro benessere?
Gli uomini si sono sempre spostati. Non possiamo permettere che la politicizzazione della migrazione, l'ostilità e la xenofobia verso i migranti e le narrazioni divisive ci distolgano dai valori che contano di più. Comunità. Solidarietà. Tolleranza. Diversità.

Le persone si spostano per molte ragioni e in molti modi. Ma, a prescindere da ciò che spinge le persone a spostarsi, i loro diritti devono essere rispettati e il loro contributo DEVE essere riconosciuto. L'OIM è testimone dell'umanità della migrazione: i migranti sono prima di tutto persone – possono sono essere i nostri cari, i nostri vicini, così come dei leader. 
Crediamo nella capacità della migrazione - sicura, ordinata e regolare - di trasformare le società e nella necessità di sostenere coloro che migrano. 
 
Il personale dell'OIM lavora in alcuni dei contesti più difficili e spesso più pericolosi del mondo.
Siamo testimoni di momenti di grande bisogno ma siamo anche testimoni della forza delle comunità sotto pressione. 
I membri dello staff dell'OIM sono guidati dal principio dell’interesse superiore delle persone per le quali lavorano e, anche se c'è sempre spazio per un miglioramento, voglio ringraziarli oggi, nella Giornata Internazionale del Migrante; la loro appassionata dedizione costituisce la spina dorsale di questa Organizzazione.  
Siamo orgogliosi di lavorare per i migranti. 
Siamo orgogliosi di essere migranti.