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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
Chi siamo
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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A Lampedusa le commemorazioni del naufragio del 3 ottobre 2013
Oggi, 3 ottobre 2019, ricorre il sesto anniversario del naufragio avvenuto in prossimità di Lampedusa dove persero la vita 368 migranti. Dal 2016, in ricordo di questa tragedia, è stata istituita la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'immigrazione. Come già accaduto negli scorsi anni, organizzazioni internazionali e nazionali, istituzioni e società civile, si sono unite per commemorare questa drammatica ricorrenza.
L’OIM ha preso parte alle varie attività organizzate sull’isola e, nello specifico, ha partecipato ai training tematici su migrazione e diritti umani organizzati dal Comitato 3 ottobre per sensibilizzare più di 200 studenti di liceo provenienti da tutta Italia e Europa . Il 3 ottobre resta una data drammatica che ci ricorda come il salvataggio di vite umane debba continuare a essere una priorità assoluta.
Dal 3 ottobre 2013 sono quasi 16.000 le persone che hanno perso la vita nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale, divenuto ormai da tempo la rotta migratoria più pericolosa al mondo. Nonostante la diminuzione dei flussi e il calo degli arrivi negli ultimi due anni, il fenomeno degli arrivi via mare continua a costituire un’emergenza, non in termini numerici ma umanitari. Solo nel 2019 infatti, lungo la rotta del Mediterraneo centrale sono morte circa 1000 persone.