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L'OIM chiede la fine dei respingimenti e delle violenze contro i migranti lungo le frontiere esterne dell'UE

Ginevra 10 febbraio - L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) chiede all'Unione Europea e ai suoi Stati membri di intraprendere azioni urgenti per porre fine ai respingimenti, alle espulsioni collettive e all'uso della violenza contro migranti e rifugiati, compresi minori, alle frontiere esterne terrestri e marittime dell'UE. 

L'OIM continua a ricevere rapporti documentati di violazioni dei diritti umani e di violazioni del diritto internazionale e delle sue convenzioni, compresa la Convenzione europea dei diritti umani. Le nostre interazioni dirette con i migranti - anche durante le attività di assistenza - così come varie testimonianze e fotografie condivise dalle ONG e dai media, confermano il livello di brutalità a cui i migranti sono stati sottoposti prima di essere respinti attraverso i confini marittimi e terrestri.

"L'uso della forza eccessiva e della violenza contro i civili è ingiustificabile", afferma Eugenio Ambrosi, Capo di Gabinetto dell'OIM a Ginevra.

"La sovranità degli Stati – compresa la loro competenza a mantenere l'integrità dei loro confini – deve allinearsi agli obblighi indicati dal diritto internazionale e rispettare i diritti umani e le libertà fondamentali di tutti", sottolinea Ambrosi.

I respingimenti e le espulsioni collettive sono vietati dal diritto internazionale e dell'UE e l'OIM condanna con la massima fermezza gli abusi nei confronti di migranti e rifugiati lungo qualsiasi frontiera. 

L'Organizzazione accoglie con favore le recenti indagini avviate da diversi Stati e organismi dell'UE sulle accuse di respingimenti, violazioni del “principio di non respingimento”, così come la violenza alle frontiere, e sottolinea che gli Stati devono agire per porre fine a questi abusi. 

La situazione allarmante di alcune delle frontiere esterne dell'UE evidenzia la necessità di migliorare la politica e la governance in materia di migrazione e asilo e di attuare politiche umane e coese, basate sul rispetto del diritto.

L'OIM accoglie con favore la proposta della Commissione europea - contenuta nel nuovo “Patto sulla migrazione e l'asilo”, attualmente in fase di negoziazione - che gli Stati membri dell'UE stabiliscano un meccanismo indipendente di monitoraggio delle frontiere,  in stretta collaborazione con l'Agenzia per i diritti fondamentali. Questa proposta può rappresentare un modo efficace per garantire la responsabilità e il rispetto delle leggi internazionali e dell'UE. 

L'OIM continua a offrire il suo sostegno all'UE e ai suoi Stati membri sulla governance della migrazione, compreso  un contributo di "capacity-building" per una gestione delle frontiere che possa essere integrata e basata sul diritto e che possa essere realizzata nel rispetto dei diritti umani di tutti i migranti. 

Per informazioni:

A Roma, Flavio Di Giacomo: fdigiacomo@iom.int, +39 347 089 89 96

A Bruxelles, Ryan Schroeder: rschroeder@iom.int, + 32 492 25 02 34

A Ginevra, Safa Msehli: smsehli@iom.int, +41 79 636 9874

A Vienna, Joe Lowry: jlowry@iom.int,  +43 660 377 6404