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Nuovo rapporto IDMC: sono 60,9 milioni gli sfollati interni nel mondo.

Foto OIM

Ginevra 11 maggio - Quasi 61 milioni di nuovi sfollati interni sono stati registrati nel 2022, secondo un nuovo rapporto dell'Internal Displacement Monitoring Centre (IDMC), un aumento del 60% rispetto all'anno precedente. Questa cifra rappresenta il numero più elevato mai riportato, e mostra il volume non solo dei nuovi spostamenti, ma anche di quelli ripetuti.

Il Global Report on Internal Displacement (GRID) 2023 mostra che conflitti e violenze hanno causato 28,3 milioni di sfollati interni, la cifra più alta degli ultimi dieci anni, con l'Ucraina che rappresenta il 60% del totale.

L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) è un partner di IDMC GRID, e fornisce dati affidabili e precisi attraverso il Displacement Tracking Matrix (DTM), la più grande fonte al mondo di dati primari sugli spostamenti interni.

Ogni anno milioni di persone sono costrette a spostarsi a causa di disastri. L'anno scorso, i disastri, tra cui le inondazioni in Pakistan e il tifone Noru nelle Filippine, hanno portato a 32,6 milioni di sfollati interni, il numero più alto mai registrato. Si prevede che il numero aumenterà in quanto la frequenza, la durata e l'intensità dei pericoli naturali peggioreranno nel contesto dei cambiamenti climatici. La Banca Mondiale ha previsto che fino a 216 milioni di persone potrebbero diventare migranti climatici interni entro il 2050 se non verranno adottate misure efficaci.

foto IDMC
Spostamenti migratori interni tra il 2013 and 2022. © IDMC, GRID 2023

"Stiamo assistendo a un numero di disastri su larga scala senza precedenti, che causano una significativa perdita di vite umane, distruzione di case di mezzi di sussistenza e che causano un aumento di movimenti migratori forzati. Rafforzare i nostri sforzi comuni per l'azione climatica e investire in canali di migrazione sicuri, regolari e ordinati è più importante che mai", ha dichiarato il Direttore Generale dell'OIM, António Vitorino.

"Stabilire le necessità delle persone costrette a spostarsi a causa di conflitti, violenza e disastri è cruciale per garantire che l'assistenza umanitaria e i servizi essenziali possano raggiungere in modo tempestivo le persone che ne hanno maggiormente bisogno."

Il rapporto di quest'anno evidenzia l'insicurezza alimentare come motore, conseguenza e potenziale ostacolo alle soluzioni per gli sfollati interni. Crisi senza precedenti e a più dimensioni stanno diventando la norma e l'impatto sulla mobilità umana è sempre più evidente. Crisi legate agli impatti climatici in corso, agli effetti persistenti della pandemia, all'instabilità economica, all'aumento dei prezzi alimentari e alle ripercussioni globali della guerra in Europa hanno portato a livelli di insicurezza alimentare senza precedenti in gran parte del mondo nel 2022.
Nonostante queste sfide insormontabili, non si è ancora totalmente informati su come la comunità internazionale comprenda e affronti i movimenti migratori interni in contesti di conflitto e di disastro.

Il rapporto IDMC GRID ci richiama a un intervento concreto e immediato per trovare soluzioni sostenibili alle migrazioni interne, ed è uno strumento prezioso per i partner umanitari e di sviluppo, i governi e una vasta gamma di gruppi di stakeholder che stanno lavorano per farsi trovare pronti e per prevenire futuri spostamenti.

Scarica QUI il rapporto 

Per maggiori informazioni, contattare:

Chloé Lavau, Responsabile Comunicazione OIM per il Cambiamento Climatico e le Migrazioni (Ginevra), clavau@iom.int 

Division Migration, Environment, Climate Change and Risk Reduction : mecrHQ@iom.int