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Chi siamo
Chi siamoL'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) fa parte del Sistema delle Nazioni Unite ed è la principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio, fondata nel 1951 al fine di promuovere una migrazione umana e ordinata che possa portare benefici a tutti. Attualmente ha 175 stati membri ed è presente in oltre 100 paesi. L'Italia è uno dei paesi fondatori dell'OIM.
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OIM Global
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Cosa facciamo
Cosa facciamoIn quanto principale organizzazione intergovernativa che dal 1951 è impegnata nella promozione di una migrazione umana e ordinata, l'OIM svolge un ruolo chiave nelle attività di sostegno al raggiungimento dell'Agenda 2030, lavorando sia nel campo dell'assistenza umanitaria sia nell’ambito dello sviluppo sostenibile. La Missione dell’OIM di Roma ha un ruolo di coordinamento per i paesi del Mediterraneo.
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OIM: il Pakistan ha urgente bisogno di un sostegno umanitario internazionale
Islamabad, 2 settembre – La Vicedirettrice Generale dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), Ugochi Daniels, ha espresso solidarietà al governo e al popolo pakistano e ha sollecitato un'urgente risposta umanitaria internazionale alle devastazioni causate dalle inondazioni senza precedenti che hanno colpito un terzo del Paese.
Durante la sua prima visita ufficiale in Pakistan con l'OIM, Daniels ha sottolineato il ruolo che l'Organizzazione è pronta a svolgere per rispondere ai crescenti bisogni causati da uno dei più grandi disastri legati al cambiamento climatico degli ultimi anni.
"Il governo ha risposto rapidamente, ma la portata di questa emergenza è enorme e il Paese ha bisogno di sostegno", ha dichiarato Daniels. "Il principale bisogno per milioni di persone colpite è quello di un luogo sicuro e l'OIM si sta mobilitando per fornire il proprio sostegno. La nostra esperienza si basa sull’esperienza maturata in occasione del terremoto del 2005 e delle alluvioni del 2010. Siamo fortemente solidali con la popolazione del Pakistan, in particolare con quella delle province del Sindh e del Balochistan, che sono state le più colpite da queste inondazioni".
Dalla metà di giugno del 2022, quasi 33 milioni di persone sono state colpite dal forte maltempo monsonico, che ha visto precipitazioni che hanno superato del 67% i livelli normali. I temporali e le forti piogge hanno causato diffuse inondazioni improvvise e frane, con gravi impatti su vite umane, beni, mezzi di sussistenza e infrastrutture.
Le regioni meridionali e centrali del Paese, in particolare il Balochistan, il Sindh e il sud della provincia del Punjab, sono state le aree più colpite. Almeno 1.162 persone hanno perso la vita e 3.554 sono rimaste ferite. Oltre 1.057.388 case sono state danneggiate, di cui 324.386 sono andate completamente distrutte.
Inoltre, sono stati danneggiati o distrutti 5.063 chilometri di strade, 243 ponti e 173 negozi. I raccolti e il bestiame sono stati danneggiati o persi. La portata e il terribile impatto di questo travolgente monsone evidenziano l'importanza di sistemi efficaci di allerta preventiva e la necessità di dare priorità ad uno politiche di sviluppo in grado di resistere ai cambiamenti climatici. Gli investimenti devono iniziare dalla risposta umanitaria per poi far sì che sia possibile riprendersi da quanto accaduto in modo da poter rispondere in modo efficace a futuri disastri climatici.
Parlando da Islamabad il 31 agosto, dopo essere tornata da una visita con Ahsan Iqbal Chaudhary, Ministro della Pianificazione, dello Sviluppo e delle Iniziative Speciali, e con il Maggiore Generale Ahsan Waqas Kayani dell'Autorità Nazionale per la Gestione dei Disastri (NDMA) nelle province colpite del Sindh e del Balochistan, la DDG Daniels ha delineato quella che dovrebbe essere la risposta a questo disastro: "Non si tratta solo di tornare alle proprie case. L'intera economia agricola è crollata. Saranno necessari investimenti significativi per ripristinare l'economia, i mezzi di sussistenza e ricostruire ciò che è stato colpito o perso".
L'OIM, insieme al governo pakistano, alle Nazioni Unite e ad altri partner sta agendo, con un approccio globale e coordinato, per rispondere ai bisogni umanitari immediati e per favorire una ripresa che possa essere spinta da una rilancio economico e che sia in grado di ripristinare infrastrutture e strutture alloggiative sicure. I bisogni, in ordine di priorità, sono cibo, alloggio, salute, acqua e servizi igienici e mezzi di sussistenza.
Per informazioni:
In Pakistan: Vincent Matteau, Tel: +92 306 258 68 53, Email: vmatteau@iom.int
A Ginevra: Safa Msehli, Tel. +41 79 403 55 26, Email: smsehli@iom.int
A Bangkok: Itayi Viriri, Tel: +66659390934, Email: iviriri@iom.int
A Roma: Flavio Di Giacomo, tel. +393470898996, Email: fdigiacomo@iom.int