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Ucraina: aumentano i rischi di tratta di esseri umani per le persone in fuga dal paese

Persone in fuga dall'Ucraina arrivano alla stazione di Przemysl, in Polonia (Foto OIM/Francesco Malavolta)

Ginevra 16 marzo - L'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM) esprime preoccupazione per il rischio di tratta di esseri umani, sfruttamento e abuso sessuale in Ucraina e nelle regioni circostanti, alla luce dell’aumento del numero di persone vulnerabili in fuga dalla guerra. 

Più di 3 milioni di persone sono fuggite dall'Ucraina, compresi 162.000 cittadini di paesi terzi. Il deterioramento della situazione umanitaria e i conseguenti complessi movimenti su larga scala possono aggravare i rischi per la sicurezza delle persone che sono quindi ad alto rischio di sfruttamento. 

Mentre è più difficile che i casi di tratta di esseri umani vengano identificati nei momenti immediatamente successivi ai grandi spostamenti di massa, i rapporti che arrivano da dentro e da fuori l'Ucraina indicano rischi concreti che i trafficanti possano sfruttare questa situazione e le vulnerabilità di coloro che fuggono dalla guerra. 

Sono già stati riportati casi di violenza sessuale e indicazioni di rischio di sfruttamento sono emerse da informazioni riguardanti gli individui che promettono alle persone in fuga servizi di trasporto o altri tipi di servizi. 

Gli individui e i membri di comunità che forniscono assistenza per il trasporto e l'alloggio dovrebbero farlo in coordinamento con le agenzie di protezione locali e dovrebbero facilitare la registrazione e condividere i dettagli dei contatti, i percorsi di trasporto e i luoghi di alloggio per consentire un'adeguata supervisione e salvaguardia delle persone.    

"I rapporti dell'OIM mostrano che le persone che fuggono dall'Ucraina (tra cui donne, bambini e anziani - a volte non accompagnati o separati - e cittadini di paesi terzi) provengono prevalentemente da famiglie con un solo capofamiglia", dice il Direttore Generale dell'OIM António Vitorino. 

"Questi gruppi possono essere particolarmente vulnerabili al rischio di tratta di esseri umani perché lasciano le loro case inaspettatamente e potrebbero non avere la possibilità di fare affidamento sulle loro abituali reti familiari e sulle loro risorse economiche".

Nel 2021, l'OIM in Ucraina ha identificato e assistito oltre 1.000 vittime della tratta. In risposta alla guerra in Ucraina, l'Organizzazione ha intensificato i propri sforzi per mettere in atto interventi volti a prevenire la tratta di persone sia all'interno del paese che tra le persone in movimento in tutta la regione.  

L'OIM sta collaborando con le agenzie di frontiera e i partner governativi per implementare meccanismi di prevenzione della tratta, come la diffusione di messaggi volti a garantire la protezione delle vittime, allo scopo per fornire informazioni verificate e sicure e per sensibilizzare gli sfollati, compresi i cittadini di paesi terzi, a prendere decisioni informate e ad essere consapevoli dei rischi.  

L'Organizzazione ha anche rafforzato numeri verdi in loco per dare importanti informazioni sulla sicurezza e su servizi disponibili. L'OIM in Ucraina, Romania e Moldavia ha sviluppato materiali online che trattano di migrazione sicura e lotta alla tratta e che forniscono informazioni fondamentali su servizi di alloggio, di  trasporto e di segnalazione di casi di tratta.  

Incoraggiamo gli Stati ricevere il flusso di arrivi dall'Ucraina in modo non discriminatorio, rispettoso delle questioni di genere e delle differenze culturali, senza pregiudizi basati su nazionalità, etnia o su possesso di documenti. Sottolineiamo la necessità di creare una risposta collettiva in termini di capacity building, raccolta di prove e, soprattutto, assistenza diretta a tutte le vittime e a coloro che sono più vulnerabili a violenza, sfruttamento e abusi. 

L'OIM raccomanda inoltre con forza che ai cittadini di paesi terzi sia garantita protezione e venga loro assicurato un accesso facilitato alle rispettive autorità consolari. L'Organizzazione è pronta a sostenere gli sforzi per garantire la protezione e la sicurezza di tutti coloro che fuggono dalla guerra.

Per informazioni:

A Ginevra: 
Safa Msehli smsehli@iom.int tel: + 4179 4035526 
Paul Dillon  pdillon@iom.int tel:  +41796369874  

A Roma: 
Flavio Di Giacomo fdigiacomo@iom.int tel. +39 347 0898996